Ultima modifica 2 Aprile 2019
Ogni anno, dal 2007, il 2 Aprile si celebra la Giornata Mondiale dell’Autismo.
In tutto il mondo in questa data, a testimonianza della celebrazione, molti edifici pubblici e privati aderiscono alla campagna “Light it Up Blue”, accenditi di Blu, illuminandosi di blu appunto.
Giornata Mondiale dell’Autismo. Questo “strano” disturbo.
L’autismo è un disturbo neuropsichiatrico che affligge 5/50 persone ogni 10 mila.
Uno studio recente del Centers for Disease Control and Prevention (CDC) americano parla di un caso ogni 68 negli Stati Uniti Fonte: Autism Speaks.
Il primo studioso a parlare di autismo fu Leo Kanner nel 1943, quando descrisse circa dieci bambini che presentavano tratti comportamentali atipici.
Una interazione sociale e relazionale povera, una mancanza di comunicazione con il resto del mondo e la tendenza a chiudersi in sé.
Nonostante gli studi, poco ancora si sa delle cause che portano alla diagnosi di autismo. Varie correnti di pensiero spaziano da quelle neurobiologiche a quelle ambientali.
Inizialmente, all’indomani dalle prime ricerche messe a punto proprio dal professor Kanner, il disturbo venne considerato un problema che non riguardava la sfera organica (propriamente neurologica).
Oggi invece, questa ipotesi è stata abbandonata, o perlomeno non considerata la sola causa scatenante dell’autismo.
Le ricerche oggi mirano ad individuare cause sia psicoambientali che organiche.
Non essendoci ancora una cura per questo disturbo, al momento gli sforzi devono essere piuttosto indirizzati al trattamento della persona a 360 gradi che va dal coinvolgimento di più figure, alla scelta degli obiettivi da raggiungere (autonomia, indipendenza, integrazione), alla ricerca di strategie compensative e così via.
Nel mondo oggi i disturbi dello spettro autistico sono sempre più riconosciuti.
Le istituzioni e i privati maggiormente hanno acquisito e acquisiscono consapevolezza e voglia di trattare i soggetti affetti, in modo da includerli con sempre maggiore facilità nella società civile.
Sono sorte negli anni moltissime associazioni no profit, tra cui la più grande in Occidente è l’associazione statunitense AutismSpeaks.
Così come moltissime altre nel mondo, incluse altrettante in Italia, l’associazione, fondata da due nonni di un bambino autistico, si propone di raccogliere fondi da dedicare allo studio delle cause della sindrome, alla prevenzione, alla cura e al trattamento dei soggetti affetti.
Inoltre vuole aumentare la consapevolezza dell’autismo e dei disordini dello spettro autistico supportando famiglie e istituzioni, celebrando e onorando i talenti delle persone autistiche e ponendo l’attenzione sui bisogni che queste necessitano.
Inutile dire che quando una persona a te cara viene colpita da una malattia, da un trauma, da un evento negativo, ti prodighi piu’ di ogni altro per aiutarla.
Così è andata a questi due nonni americani, che evidentemente si sono sentiti in dovere di esporsi in prima persona per aiutare il nipote.
In poco tempo hanno ricevuto per la loro opera imponenti donazioni, che hanno concesso all’associazione da loro fondata di raggiungere obiettivi importanti, e non solo per il nipote.
La Giornata Mondiale dell’Autismo
Dal 2007 l’associazione si è fatta promotrice della Giornata Mondiale dell’Autismo (World Autism Awareness Day – WAAD), che da quell’anno si tiene ogni 2 aprile.
La campagna prevede una serie di manifestazioni ed eventi ai quali aderiscono associazioni sparse in ogni angolo del globo, e la giornata viene celebrata con l’iniziativa “Light It Up Blue”.
Durante la Giornata Mondiale dell’Autismo, come si diceva, monumenti e edifici pubblici e privati si illuminano di blu proprio a manifestare la propria vicinanza alla causa.
Migliaia di edifici famosi, grattacieli, scuole, uffici pubblici e privati e persino case di famiglie normali, ovunque nel mondo brillano di un unico intenso colore, onorando la comunità delle persone affette da autismo.
In Italia moltissime costruzioni si tingeranno di questo colore nella la Giornata Mondiale dell’Autismo. Le mura di Lucca, Piazza del Plebiscito di Napoli, il Politeama di Palermo, alcuni edifici a Roma, la Mole Antonelliana a Torino e tanti tanti altri ancora, sia nelle grandi città che nei piccoli centri.
Se siete interessati all’argomento navigate in rete.
Potrete aderire alla manifestazione in tanti modi. Dalla semplice partecipazione agli eventi fino alla donazione a favore delle diverse onlus sparse su tutto il nostro territorio.