Ultima modifica 31 Maggio 2019
La Giornata Mondiale senza Tabacco è una ricorrenza che viene celebrata ogni 31 maggio, fin dalla sua prima edizione, nel 1988.
Perchè una giornata mondiale senza tabacco
La prima giornata mondiale senza tabacco venne commemorata appunto nel 1988, indetta dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), in occasione del 40° anniversario dalla fondazione di quest’ultima.
Scopo della giornata mondiale senza tabacco è la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sugli effetti negativi del tabagismo, che porta danni alla salute di chi fuma e di chi sta intorno ai fumatori, con conseguenze disastrose sulla salute, finanche la morte.
Il tabacco uccide circa la metà dei suoi consumatori.
Ogni anno, secondo le stime dell’OMS, il tabacco uccide circa 6 milioni di persone nel mondo, di cui 5 sono coloro che lo utilizzano direttamente, e la restante parte sono i soggetti sottoposti al fumo passivo.
Le malattie conseguenti al tabagismo sono il maggior carico di trattamenti sanitari pubblici nel mondo.
Coloro che decedono prematuramente a causa del tabagismo privano la loro famiglia di un affetto, e aumentano il costo della spesa sanitaria pubblica.
Si consideri inoltre un altro fatto molto importante: in alcuni paesi produttori di tabacco, nella maggior parte dei casi appartenenti a paesi poveri, i bambini impiegati nell’industria del tabacco sono una moltitudine non indifferente.
Sono gli stessi bambini ad essere esposti alle malattie del tabagismo “verde”, ovvero causate dalla nicotina assorbita dalla pelle durante la manipolazione delle foglie di tabacco.
Il fumo passivo uccide altrettanto.
Quello che respiriamo in ristoranti, uffici, spazi dove il fumo è consentito, fa centinaia di migliaia di morti ogni anno.
E’ causa di malattie cardiovascolari severe, tumori, infarti, aborti e morti improvvise.
Tra gli altri mali associati al tabacco vi è inoltre quello non indifferente legato al traffico illecito di questo prodotto.
Sempre l’OMS stima che ogni 10 sigarette, 1 di esse proviene da traffici illeciti.
E ovviamente questo mercato va a diretto vantaggio di organizzazioni criminali, che non si limitano al solo commercio di queste foglie, ma arrivano anche a sviluppare traffici umani, schiavitù vere e proprie. L’eliminazione del traffico illegale di tabacco già ridurrebbe la quantità di questo in circolazione, aumenterebbe il suo costo, e automaticamente ne diminuirebbe il consumo.
Per contrastare il tabagismo l’OMS ha creato una sorta di Task force, in vigore dal 2005, che coinvolge 180 paesi aderenti all’ONU, la Framework Convention on Tobacco Control.
Quest’organismo ha stilato una serie di misure, che i paesi aderenti dovrebbero seguire, volte a liberare il mondo dal tabagismo. Mettere in atto misure preventive, proteggere gli individui dall’uso del tabacco, rafforzare i divieti e incentivare la pubblicità anti tabagismo, aumentare la tassazione sulle sigarette.
Nelle sue passate edizioni, la giornata mondiale senza tabacco ha avuto diversi slogan, che hanno dettato altrettanti temi per combattere il tabagismo.
Spesso l’argomento centrale è stata l’infanzia e la gioventù (1990 – Childhood and youth without tobacco: growing up without tobacco, “Infanzia e gioventù senza tabacco: crescere senza tabacco”; 1998 – Growing up without tobacco,”Crescere senza tabacco”; 2008 – Tobacco-free youth ,”Gioventù senza tabacco”), altre volte invece si è voluto sensibilizzare l’universo femminile con slogan dedicati alle donne, che sembrano essere in costante crescita come consumatrici di sigarette (1989 – Women and tobacco: the female smoker: at added risk, “Donne e tabacco: la fumatrice a rischio aggiunto”; 2010 – Gender and tobacco with an emphasis on marketing to women”Genere e tabacco con un’enfasi sulla promozione rivolta alle donne”).
Negli anni la giornata mondiale senza tabacco si è anche soffermata sull’importanza di vietare il fumo in molti luoghi, come quelli pubblici, gli ospedali e i mezzi di trasporto (nel 1991) e anche sui luoghi di lavoro (1992).
Poi è stata la volta dell’invito a vietare le sigarette in film e pubblicità, e sempre durante gli anni si è voluto diffondere un messaggio di salute promuovendo lo sport e l’arte liberi dal tabacco.
Lo slogan della giornata mondiale senza tabacco 2016, che ci è piaciuta moltissimo, riguardava il packaging, il pacchetto insomma.
Si intitolava “Get ready for plain packaging”. Pronti per il confezionamento anonimo.
Una direttiva Europea recepita in Italia nel febbraio del 2016 infatti ha deliberato che i pacchetti di sigarette dovranno riportare immagini choc sul 65% della superficie (Fonte: Istituto Superiore di Sanità ).
Chissà se una immagine terribile, come ho personalmente visto in altri paesi nel mondo convincerà le persone a smettere di fumare o a diminuire la quantità di nicotina (maggiore sostanza killer contenuta nelle “bionde”) inalata in una boccata di sigaretta.
Certamente la giornata mondiale senza tabacco potrebbe essere un buon inizio.
Infatti durante questa giornata
l’OMS invita i fumatori a resistere 24 ore senza fumare.
In tutto il nostro paese quel giorno verranno organizzate iniziative, promosse non solo da ospedali ma anche da enti no-profit. Che vogliono sensibilizzare tutti sul pericolo del fumo, consigliare i fumatori a smettere e i non fumatori a non iniziare, specie i ragazzi.
E io che sono una micro fumatrice, di quelle restano sotto la soglia delle 5 perché così, come ho sentito una volta da un dottore, posso dire di non avere un vero e proprio vizio, mi sono ripromessa almeno per quel giorno di non accendere neanche una delle mie sigarette a basso contenuto di nicotina (anche questa una magra consolazione).
Perché me lo dice l’OMS, ma soprattutto perché me lo dicono i miei figli.
E hai visto mai che non sia il primo di una lunga serie.