Ultima modifica 13 Novembre 2019
Sette preadolescenti (tra 8 e 13 anni di età) su 10 dichiarano di disporre di strumenti informatici, quali smartphone o computer, tutti i giorni.
Circa il 23 per cento può accedervi senza limitazioni temporali e ben 1 su 6 riferisce di poterlo fare senza alcun controllo parentale.
Lo smartphone ad uso personale esclusivo è risultato lo strumento informatico più utilizzato, seguito da tablet, playstation e computer.
Internet: appello dei pediatri. I bambini usano troppo lo smartphone!
La stragrande maggioranza degli intervistati dichiara di usare gli strumenti informatici per andare in internet, per ricerche scolastiche, scaricare musica e videogiochi, chattare e vedere video. Meno di 1 su 2 dichiara di usare lo smartphone anche per telefonare.
La ricerca ha, inoltre, evidenziato come l’età di primo utilizzo sia in media di 9 anni per i maschi e di 10 anni per le femmine nella rilevazione del 2016, e di meno di 8 anni in quelle del 2017 e 2018, con punte dichiarate di 1 anno di età.
Sono i risultati preliminari di un’indagine presentata da uno degli autori, Luigi Greco, pediatra di famiglia a Bergamo, al convegno “Digitale sì, digitale no, gli effetti del digitale sul neurosviluppo” .
Greco, insieme a un gruppo di 90 colleghi della provincia di Bergamo ha somministrato, tra il 2016 e il 2018, un questionario a quasi 8mila preadolescenti di età compresa tra gli 8 e i 13 anni.
In questo modo ha potuto valutare l’età di primo utilizzo, le modalità di accesso agli strumenti informatici, la frequentazione di internet e dei social media.
«Questi primi dati impongono alcune riflessioni – ha commentato Rinaldo Missaglia, Segretario nazionale Simpef.
L’uso inappropriato di internet e el cellulare è in grado di minare la salute, soprattutto in particolari epoche dello sviluppo. Mi riferisco, in particolare, ai rischi biologici, derivanti da un’eccessiva esposizione al loro funzionamento.
È importante diffondere una corretta consapevolezza circa i rischi e le potenzialità di queste nuove e potenti tecnologie digitali tra genitori e addetti ai lavori.
Insegnanti, psicologi, pediatri di famiglia devono sapere conoscere i rischi delle tecnologie. Possono interferire sia direttamente, attraverso i campi elettromagnetici, sia indirettamente sullo sviluppo del cervello e del sistema psico-neuro-endocrino in periodi di vitale significato.
Uso eccessivo degli smartphone
Un’esposizione eccessiva e duratura agli smartphone, soprattutto negli organismi in via di sviluppo, è pericolosa per la programmazione epigenetica di cellule, tessuti e organi.
Per quanto concerne gli effetti di ambito psicologico e sociale è sempre più evidente che l’utilizzo eccessivo di questa tecnologia possa determinare stati di vera e propria dipendenza. Soprattutto se l’esposizione inizia nelle prime fasi della vita.
Difficile dire oggi quanto l’abuso di queste tecnologie possa aver influito sull’aumento dei disturbi d’ansia, ossessivo-compulsivi, dell’umore, sulla depressione giovanile.
È evidente però che i pediatri sono e saranno sempre di più in prima linea, avendo la possibilità di agire nell’ambito delle famiglie per limitare l’uso della telefonia mobile e del digitale nelle prime età della vita e come “avvocati del bambino” perché si utilizzi il principio di precauzione.
Il pediatra di famiglia è oggi infatti il primo referente dei genitori, quando si parla di salute del bambino e dell’adolescente.