Ultima modifica 24 Agosto 2020
Da diverso tempo ormai abbiamo (purtroppo) preso confidenza, anche solo per sentito dire, con l’infezione da papilloma virus (HPV).
Il papilloma virus infatti è un’infezione molto comune, e la causa di insorgenza di molti tumori, tra tutti quello della cervice uterina.
Vogliamo condividere, non per fare terrorismo psicologico, quanto per sensibilizzare il più possibile i nostri lettori, qualche numero.
- Secondo l’ AACR CANCER PROGRESS REPORT del 2018 il virus HPV è il secondo agente patogeno responsabile del cancro nel mondo.
- Il Papilloma virus umano è l’infezione più trasmessa sessualmente.
Circa l’80% della popolazione contrae l’infezione almeno una volta nella vita - La vaccinazione in Italia è gratuita a femmine e maschi al compimento degli 11 anni,
- Non tutte le infezioni da HPV producono lesioni che poi possono evolvere in cancro. Anzi, la maggior parte di esse (circa l’80%) è temporanea e regredisce spontaneamente.(Fonte: Ministero della Salute
- Studi scientifici hanno accertato che la vaccinazione contro il Papillomavirus può prevenire fino a quasi il 90% di tutti i tumori HPV-correlati in uomini e donne.
- Molte ricerche inoltre hanno oramai appurato che circa l’8,5% dei tumori è legato alla presenza di virus nel corpo umano.
Tra questi il papilloma virus umano. Oggi si hanno certezza che questo virus non è solo responsabile del tumore alla cervice uterina ma ha la responsabilità anche di altri tipi di cancro dell’area genitale maschile e feminile.
Su 31mila casi di tumore sviluppato da virus ogni anno in Italia, il papilloma virus è responsabile del 20% di essi.
Purtroppo sotto la sigla HPV si celano centinaia di diversi tipi, sierotipi o ceppi di virus, per cui il nemico da combattere non è uno ma un esercito.
Ci sono ceppi a basso rischio, responsabili ad esempio soltanto di verruche e condilomi, e altri ad alto rischio, che causano il 70% dei tumori alla cervice uterina.
Altro dato da tenere in considerazione è che questi virus sono purtroppo molto diffusi.
E infatti l’80% delle persone viene a contatto con essi.
Grazie al nostro sistema immunitario però spesso non ci accorgiamo che il nostro corpo ha iniziato una battaglia contro il papilloma virus. E in qualche anno riesce anche a vincere la battaglia senza sintomi e conseguenze.
Purtroppo però a volte le cose vanno diversamente.
È stato accertato che il 100% dei tumori della cervice uterina è scatenato dal papilloma virus.
Per l’esattezza 2.300 donne ogni anno.
Per fortuna, grazie alla ricerca, alla prevenzione e alle cure sempre più avanzate e mirate il rischio di morte si riduce sempre di più.
Questo purtroppo non avviene in certe zone della Terra.
Secondo dell’Organizzazione mondiale della sanità nei paesi a basso e medio reddito questa malattia falcidia ancora il 90% dei casi di tumore cervicale.
Chi sono i bersagli del papilloma virus?
A prescindere dalla zona di appartenenza la fascia di persone interessata alla trasmissione dell’HPV è quella di giovane età, e fino ai 50 anni.
Cause che inducono alla trasmissione del virus sono ovviamente molti partner sessuali, precoce inizio dell’attività sessuale, poca prevenzione, fumo, cattiva gestione dei contraccettivi e infezioni concomitanti.
Il cancro però si forma nel corso di anni, dando “avvisaglie” anche visibili ad un occhio esperto, ovvero sviluppando lesioni precancerose ben curabili.
Non si creda però che questo virus, e contestualmente la sua lotta sia solo un affare da donne. La presenza di HPV si riscontra in dell’apparato genitale, indistintamente dal genere. I tumori all’ano e al pene infatti possono svilupparsi proprio in presenza di HPV (circa il 50%).
Quali sono i sintomi dell’infezione da Papilloma virus?
Segni tipici, come dicevamo sono verruche in genere e condilomi.
Piccole escrescenze che ricordano un cavolfiore o a volte piatte che si stratificano.
In genere sono prive di sintomi, e solo a volte creano un leggero fastidio.
Altre volte siamo in presenza di alterazioni asintomatiche delle mucose genitali.
Come fare prevenzione da Papilloma virus?
Prima regola: l’igiene. Lavarsi bene e spesso, asciugarsi e in caso di frequentazioni di piscine o spogliatoi tenere scarpe o ciabatte ai piedi sempre.
Non mangiarsi le unghie. Si, proprio così. Questo evita la diffusione di verruche da mani a bocca. Ridurre i rapporti a rischio.
Usare sempre il preservativo.
Fare periodicamente visite ginecologiche e il Pap Test per le donne.
Fare il vaccino. Da diversi anni oramai esiste un vaccino che protegge dai ceppi più pericolosi di HPV.
Diagnosi
La certezza di HPV viene data dal risultato del Pap Test o da test per la rilevazione del DNA virale. In casi dubbi si invita la donna a effettuare una biopsia della mucosa genitale.
Come si tratta il Papillomavirus?
Come tutti i virus l’HPV può restare latente nell’organismo anche dopo l’esacerbazione (per esempio dopo la scomparsa di una verruca o un condiloma).
Verruche e condilomi si trattano ambulatoriarmente dagli specialisti attraverso tecniche oramai divenute di routine.
Prevenzione primaria: la vaccinazione
Esiste dunque una prevenzione che elimina il problema alla radice. La vaccinazione appunto.
Al momento sono disponibili due vaccini preventivi contro l’Hpv: il vaccino quadrivalente e il vaccino bivalente indicati contro diversi tipi di lesioni precancerose o preinvasive causati da Hpv16, Hpv 18, Hpv 6 e Hpv11 e anche verso altri tipi oncogeni di Hpv.
La somministrazione si effettua per via intramuscolare di due dosi di vaccino a 0 e 6 mesi nei soggetti fino a 14 anni per il bivalente e a 13 anni per il tetravalente. Dopo questa età, sono previste tre dosi.
I vaccini producono una risposta immunitaria dell’organismo nel 90% dei casi.
L’efficacia vaccinale è stata del 90-100% nelle donne che non erano state infettate dai tipi di Hpv contenuti nel vaccino e di circa il 50% di donne infettate o coloro che non avevano completato il ciclo vaccinale. (fonte: ISS)