Ultima modifica 1 Aprile 2020
Siamo in quarantena da settimane.
Sui social girano battute, post e meme su cosa fare e generalmente la giornata a casa si divide così: dormi-mangi-studi-sport (poco)-mangi-mangi-cucini-mangi. Insomma ci ritroviamo chef per un mese e vista la situazione l’argomento principe delle discussioni via chat è la spesa a domicilio.
Non diteci che non avete parlato di spesa a domicilio nelle videochiamate tra i vostri amici almeno una volta al giorno.
È una situazione surreale, lo diciamo da giorni. Forse in aggiunta alla lista di attività che ho elencato sopra c’è l’attesa e la visione di Conte a reti unificate in TV. Ma la spesa a domicilio la fa da padrona. Almeno tra gli argomenti miei e dei miei amici.
Conoscete una farmacia che consegna a casa?
Quanti giorni ci vogliono perché ti arrivi la spesa?
Ma la consegna si paga?
E qual è il punto vendita migliore?
Così abbiamo pensato di dare qualche indizio.
Contando sulla solidarietà dei nostri lettori.
Antropologicamente parlando, la spesa a domicilio è stata nel tempo una sorta di indicatore sociale.
In principio era la casalinga di Voghera (per citare il compianto Arbasino appena scomparso che coniò il termine per la prima volta).
Quelle che stavano a casa a crescere i figli mentre il marito era fuori tutto il giorno al lavoro. I figli erano impegnativi, la macchina era una e generalmente occupata dal capofamiglia, e il pizzicagnolo sotto casa aveva il ragazzo che consegnava in tutto il quartiere. C’era il numero vicino al telefono, si faceva la lista, una chiamata, e la spesa a domicilio arrivava puntuale. Salvo poi litigare col macellaio la volta successiva che “mi avete dato il taglio più scarso solo perché non l’ho scelta personalmente, e il migliore è andato alla vicina carina”.
Poi, con l’avvento della rete è stata la volta della spesa online.
Il capostipite è stato Amazon coi libri, ma presto le grandi catene di supermercati si sono attrezzate con siti di e-commerce.
I migliori avevano proprio riprodotto gli scaffali del super in rete.
Il target era però cambiato.
A fare la spesa on-line erano sempre più spesso le donne lavoratrici che non avevano il tempo durante la settimana di andare al supermercato e magari il sabato non avevano voglia di trascinare carrelli e mariti su e giù per i corridoi tra un banco frigo e uno scaffale di biscotti.
Ed eccoci arrivati ai giorni nostri.
Mai come in questa quarantena la spesa a domicilio è diventata vitale.
Ai tg vediamo quei vecchietti raggiunti da volontari e protezione civile ricevere le buste dietro la porta di casa. Lasciate sull’uscio che toccarsi non si può. Si paga in contanti, col pos.
Ma anche i meno anziani cominciano a usare la spesa online.
Le strette dei decreti si fanno sempre più stringenti. E la gente ha sempre meno voglia e possibilità di andare in giro con mascherine, guanti e scafandri vari. Per non parlare delle file chilometriche davanti ai negozi di alimentari.
Ecco allora che la spesa a domicilio diventa un’altra volta necessità.
E per questo non solo le grandi catene si sono organizzate.
Sono tornati i pizzicagnoli, i piccoli alimentari, ma anche le gastronomie e i ristoranti, che, costretti a chiudere dai decreti degli ultimi giorni, hanno deciso di darsi alla vendita online di prodotti alimentari.
Cotti, crudi, freschi, surgelati.
In questo momento di grande tensione, ansia e sconforto mi sento di dover santificare la rete per il grandissimo e validissimo aiuto che sta dando a tutta la popolazione mondiale per accedere ai bisogni di prima necessità.
A seguire la ringrazierò per quel minimo di socialità che ci consente, ma questa è un’altra storia.
Vi consigliamo dunque oggi qualche sito per fare la spesa online e riceverla a casa vostra.
Armatevi di pazienza però, che ovunque leggerete che “stiamo ricevendo moltissime chiamate e le consegne potrebbero subire lievi ritardi”.
Fate una lista il più possibile completa.
Aspettatevi di ricevere la spesa a domicilio non prima di 4-5 giorni.
E magari pensate anche di farla online per ritirarla in negozio. Avrete comunque risparmiato tempo e evitato di stare in fila ore davanti ai negozi a un metro di distanza gli uni dagli altri.
Di seguito vi diamo i primi indirizzi che abbiamo trovato in rete, ma se digitate sulla vostra tastiera “spesa a domicilio” con il vostro comune di residenza, o cercate su facebook vedrete che la scelta sarà ampia.
Elena Stafano, una cara amica blogger ha realizzato un file google dove sta radunando le attività che consegnano nel capoluogo meneghino.
La nostra redazione romana lo sta preparando per la Capitale.
Nell’ordine le grandi catene che fanno spesa online e/o a domicilio su tutto il territorio nazionale (non tutte per tutta Italia, ma lo stivale è più o meno coperto) sono:
Noi abbiamo messo il nostro impegno. Adesso segnalateci anche voi qualche sito di spesa on-line della vostra città così da condividere informazioni coi concittadini, in questi momenti ai limiti della realtà.