Ultima modifica 19 Ottobre 2020
Durante la conferenza stampa voluta dal Presidente Conte lo scorso 1 aprile, lo stesso ha spiegato il suo ultimo Decreto, che di fatto proroga il precedente DPCM del 22 marzo 2020.
Durante l’appuntamento divenuto fisso per gli italiani in quarantena infatti il Presidente ha specificato la proroga e anche altri dettagli.
Ultimo Decreto Conte: proroghe e riaperture.
L’ultimo decreto proroga di fatto le chiusure volute col precedente fino al 13 aprile.
Tutti divieti già in vigore: spostamenti, commercio, passeggiate.
Conferma inoltre le ordinanze già emesse e le aperture dei servizi essenziali.
La decisione della proroga era stata anticipata poche ore prima dal ministro della Salute Roberto Speranza in una seduta in Senato.
Conte ha invitato tutti a continuare a restare a casa: «Se iniziassimo ad allentare le misure ora, tutti gli sforzi sarebbero vani, quindi pagheremmo un prezzo altissimo.» ha ribadito.
Il Presidente ha poi affermato che nel momento del calo dei contagi si potrà iniziare a pensare a un allentamento delle misure. Al momento però nessuno avanza date o periodi nei quali questo succederà.
Quando gli specialisti reputeranno possibile, allora si potrà entrare nella fase due delle misure di contenimento del virus. Ovvero nell’allentamento delle restrizioni con aperture parziali delle attività.
Per poi continuare nella fase tre, di ricostruzione e rilancio della vita sociale ed economica.
Fasi che potrebbero però non coincidere con le date stabilite nell’ultimo decreto, ovvero il 14 aprile prossimo.
Il Presidente inoltre ha anche puntualizzato il significato di una circolare interpretativa del Viminale emessa poche ore prima che aveva scatenato discussioni severe tra l’opinione pubblica. Ovvero la possibilità di spostarsi coi figli minori.
Conte specifica che il governo non ha assolutamente autorizzato l’ora d’aria con i bambini.
«Abbiamo solo detto che quando un genitore va a fare la spesa si può consentire anche l’accompagno di un bambino. Ma non deve essere l’occasione di andare a spasso e avere un allentamento delle misure restrittive». Ha precisato.
L’ ultimo decreto ha anche di fatto vietato le sedute di allenamento degli atleti professionisti e non, all’interno di impianti sportivi.
Questo per evitare che le società sportive possano pretendere dai propri atleti attività di allenamento o prestazioni sportive.
Questo però non pregiudica eventuali allenamenti individuali: solo gli allenamenti collettivi sono banditi fino a nuove disposizioni.
Resta in vigore tutto quanto disposto dai vecchi DPCM, ovvero:
- Distanza di un metro tra un soggetto e un altro.
- Spostamenti con autocertificazione.
- Divieto di spostamento da un comune a un altro salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o motivi di salute. Divieto che vale anche per spostamenti presso seconde case, se non per «la necessità di porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili (quali crolli, rottura di impianti idraulici e simili, effrazioni, ecc.) e comunque secondo tempistiche e modalità strettamente funzionali a sopperire a tali situazioni».
- Ci si può spostare in auto in due, con l’ospite nel sedile posteriore. In moto si può circolare solo in uno. Idem in bicicletta.
- Possibilità di uscire per fare la spesa, andare in farmacia, acquistare altri prodotti di prima necessità (anche in un altro Comune se nel proprio non è possibile e comunque giustificando il motivo). Andare all’edicola o ai tabaccai.
- Licenza di portare a spasso i cani nei pressi della propria abitazione.
- Licenza di accompagnare i figli minori fuori casa, nei pressi della propria abitazione, un genitore per volta (in alcune regioni vale ancora il divieto).
- Possibilità di fare attività motoria da soli e in prossimità della propria abitazione.
- Restano sospese le attività di servizi di ristorazione: bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, a meno che non sia con consegna a domicilio. Rispettando le norme igienico sanitarie disposte dai decreti per l’attivita’ di confezionamento che di trasporto.
- Sospesi anche i servizi alla persona, le palestre, le piscine e le sale gioco.
- Chiusi i parchi, le aree pubbliche, le aree gioco e le ville, discoteche, i cinema, i teatri.
- Vietato celebrare matrimoni (se non con certe limitazioni), funerali, eventi pubblici.
- Le attività professionali come commercialisti, notai e avvocati sono aperte.
- Aperti anche supermercati, farmacie, tabaccai, benzinai, meccanici, ferramenta, come elenco del DPCM del 22/03/2020.
Sospese tutte le altre non comprese nell’elenco.