Ultima modifica 18 Novembre 2021
Coronavirus: come spiegarlo ai bambini.
Oramai dopo quasi due mesi possiamo dire che anche loro ne hanno compreso la pericolosità, le modalità di trasmissione e quali misure adottare per evitarne il contagio.
Allora tutti pronti a sfidarsi in famiglia a giocare ad un tradizionale gioco dell’oca trasformato per l’occasione dalla Facoltà di Psicologia della Lumsa di Roma!
Il gioco è stato ideato dalla Prof.ssa Paula Benevene, docente di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni. Insieme alle studentesse del corso di laurea magistrale in Psicologia Maria Vittoria Bigliardo, Mirifique Icyimanishaka e Paola Mazzarone. Un gioco da tavolo creato come strumento educativo per insegnare attraverso il gioco e il divertimento. In questo modo molti concetti e comportamenti appaiono di più facile comprensione per i più piccoli.
In questo periodo di lockdown dovuto al Coronavirus abbiamo riscoperto il valore dei giochi da tavolo, dei giochi di società, ma ancor di più abbiamo imparato a condividere in famiglia il “tempo libero”. Il gioco dell’oca infatti è adatto a grandi e piccini, basta rispettare le semplici regole.
Coronavirus: un gioco dell’oca gratuito
«Mettiamo questo gioco a disposizione di tutti, gratuitamente», spiega la Prof.ssa Paula Benevene. «Tutti noi ci abbiamo lavorato gratuitamente – aggiungono Bigliardo, Icyimanishaka e Mazzarone – divertendoci e mettendo in pratica gli insegnamenti appresi a lezione. Insieme abbiamo realizzato un gioco da tavolo educativo e vogliamo renderlo disponibile per chiunque ne abbia bisogno: genitori, insegnanti ed educatori».
Loro hanno lavorato per regalarci questo gioco, noi possiamo contraccambiare facendo una donazione, anche piccola, alla Protezione Civile o ad un’organizzazione che lavora contro il Coronavirus.
Noi lo abbiamo scaricato dal sito dell’Università, serve stampare solo un foglio e via al gioco. Sicuramente avrete un dado in casa, altrimenti potrete costruirne uno in carta allegato al gioco. Le pedine potrete deciderle voi, noi abbiamo utilizzato dado e personaggi del gioco dell’oca di Cornabicorna.
Il gioco segue il tradizionale meccanismo del Gioco dell’oca. Servono almeno due giocatori, di cui, idealmente, almeno uno è un adulto. Ogni casella presenta testi, ed eventualmente disegni, che riguardano nozioni e comportamenti virtuosi o pericolosi. I primi permettono al giocatore di avanzare, mentre i secondi fanno retrocedere il giocatore. Vince chi arriva primo al traguardo finale.
Attenzione: il giocatore che lancia il dado e arriva al traguardo superando l’ultima casella, deve tornare indietro di tante caselle quante sono i punti che eccedono il traguardo stesso.
Vi devo dire come è andata la nostra sfida? Naturalmente tre partite su tre vinte da Mattia, 6 anni. Nessun dubbio! Ma soprattutto devo dire che ormai le nozioni sul Coronavirus sono state ampiamente comprese.
Neanche a farlo apposta: arrivati alla casella 38 che dice:
ricordati di starnutire sempre nel gomito,
arriva uno starnuto, e come da indicazioni, Mattia starnutisce proprio nel gomito!
Direi che noi siamo pronti a sconfiggerlo questo maledetto Coronavirus! Manca solo il vaccino…