Ultima modifica 29 Luglio 2020
Dopo aver passato mesi e mesi chiusi forzatamente in casa, è probabile che il richiamo del sole si faccia sentire ancora di più rispetto alle estati passate, sia per i più grandi sia per i loro piccoli.
È risaputo infatti che la luce solare aiuta a produrre vitamina D, dona energia, rivitalizza e migliora l’umore delle persone, rendendole anche più belle e rilassate. Tuttavia, non bisogna cadere nell’errore di esporsi al sole senza seguire i giusti accorgimenti per proteggersi dagli effetti negativi dei raggi UVA, UVB, della luce visibile e dei raggi infrarossi sulla pelle, e non solo.
Ecco allora 3 utili consigli per un’abbronzatura corretta e responsabile.
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Assumere per tempo specifici integratori alimentari
Forse ancora non tutti sono a conoscenza del fatto che esistono integratori alimentari realizzati appositamente per la protezione cutanea durante l’esposizione solare, come ad esempio quelli Lievito Sohn sole.
L’efficacia dimostrata di questi prodotti è dovuta, in particolare, all’alta concentrazione di sali minerali e antiossidanti la quale non solo contribuisce alla sana pigmentazione della pelle ma preserva anche la salute dei capelli.
Affinché essi abbiano davvero effetto però bisogna avere l’accortezza di iniziare ad assumerne una
compressa al giorno per bocca almeno un mese (meglio ancora se due mesi) prima di iniziare effettivamente ad abbronzarsi.
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Utilizzare i prodotti solari adatti
I prodotti solari contengono particolari sostanze, dette filtri solari, che proteggono la pelle assorbendo, riflettendo o diffondendo i raggi UV.
Il loro utilizzo attualmente è, di certo, il metodo più noto e immediato per tener lontane le conseguenze nocive di un’imprudente tintarella (anche se non possono garantire una copertura totale). E visto il crescente consumo di tali articoli, il mercato ne presenta un’offerta in termini di marchi, fasce di prezzo e tipologie sempre più ampia e capace di adattarsi alle varie esigenze.
In base ad esempio al proprio tipo di pelle (normale, secca, grassa o mista) è possibile scegliere tra differenti formule e consistenze:
- la crema solare, densa e corposa e quindi un po’ meno facile da spalmare, ma decisamente più adesiva e resistente sul corpo (perfetta per chi ha la pelle secca);
- il latte solare, più liquido e facile da spalmare rispetto alla crema poiché contiene un’elevata percentuale di acqua, anche se non è particolarmente resistente e va riapplicato più spesso;
- lo spray solare, piuttosto liquido, come il latte solare ma dall’applicazione ancora più semplice e veloce, poiché lo si può nebulizzare sulla pelle raggiungendo anche i punti più difficili;
- il gel solare, dalla texture leggera e fresca, che si assorbe velocemente ma tende a seccare un po’ la pelle (perfetto per chi ha la pelle grassa o tendente al lucido);
- l’olio solare, che oltre ad accelerare l’abbronzatura e a lasciare la pelle morbida e liscia (perfetto per chi ha la pelle secca o che tende a disidratarsi) permette ormai anche un’alta protezione, efficace al pari delle creme;
- lo stick solare, molto denso e cremoso, utilizzabile su tutti i tipi di pelle e dalla conformazione che lo rende particolarmente indicato per zone di precisione come le labbra e il contorno occhi.
A seconda poi del proprio fototipo, che nella classificazione dermatologica Fitzpatrick varia da I a VI, si necessiterà di un fattore di protezione (SPF) rispettivamente molto alto (50+), alto (30-50), medio-alto (25), medio-basso (15) o basso (6-10), dato che più il fototipo è alto, più elevata sarà la quantità di melanina presente nella pelle e la protezione fisiologica dai raggi solari, e viceversa.
Va sottolineato, comunque, che il fattore di protezione si riferisce esclusivamente ai raggi UVB. Perciò
meglio optare per protettivi solari che hanno sulla confezione la dicitura “UVA” o “ad ampio spettro” e ricordare di leggere attentamente anche le modalità di utilizzo corrette indicate.
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Mantenere le distanze
In ultimo, ma non per importanza, una raccomandazione ormai sentita e risentita in questa prima metà del 2020 che però vale sempre la pena mettere in evidenza e ricordare.
Non va dimenticato infatti – anche se la situazione italiana sembrerebbe aver preso una buona piega – che purtroppo il Covid-19 non è del tutto scomparso, bensì è ancora in circolazione. Quindi, prendere il sole responsabilmente in questa particolare estate, unica, si spera, nel suo genere, vuol dire anche questo: farlo mantenendo il distanziamento sociale.
Solo seguendo le raccomandazioni suddette ed evitando in ogni caso di esporsi nelle vietatissime ore centrali della giornata (ossia dalle 11 alle 16), adulti e bambini potranno godere serenamente del sole e ottenere in tutta sicurezza un’abbronzatura graduale, uniforme e duratura, senza dover fare i conti quasi nell’immediato con spiacevoli spellature e in futuro con problemi estetici (come l’invecchiamento cutaneo, le macchie scure, le rughe, gli eritemi solari, la perdita di elasticità e consistenza) o, persino, con ben più gravi problemi di salute (come tumori della pelle e, in via straordinaria, coronavirus).