Ultima modifica 4 Novembre 2020

Ecco un oggetto che non dovrebbe mai mancare nelle camerette dei bambini: l’orologio.
Imparare a leggere l’ora è importante per i nostri figli, ma ancora di più lo è il fatto che li rende in qualche modo ‘indipendenti’.

Quando mio figlio, oramai diciottenne, ha letto per la prima volta l’ora senza sbagliare è stata una grande festa. Ma l’ora vera eh, come diceva lui.

L’ora ‘vera’ per Fede era, ed è, quella per cui si leggono le lancette.
Troppo facile sapere leggere l’ora se nell’orologio ci sono i numeri!!

In fondo scandire il tempo è sempre stata una cosa importante per gli essere umani.
Da sempre. E l’orologio è un must, un oggetto di moda.
Piccolo, grande, elegante, da taschino, al collo… l’importante era avere con se uno strumento in grado di potergli dire in qualsiasi momento, l’orario.

Ecco perchè crediamo sia un oggetto che dovrebbe essere presente in ogni cameretta, in modo da consentire in qualsiasi momento ai bambini, di alzare l’occhio e sapere che ore sono. Poter capire quando si sta troppo davanti alla play, quando è ora di leggere, di studiare o… di andare a dormire.

#origamisteel è un brand che ci piace molto, forse perchè ha capito che la regolarità delle forme è qualcosa da lasciarsi alle spalle.

Can’t Wait è l’orologio analogico da parete che ha in sé le contraddizioni che gli danno un’immagine unica, perché cerca una sintesi tra le forme geometriche attraverso una rivisitazione in chiave creativa dell’orologio a pendolo a Cucù, quello così denominato per il suono che conferivano cercando di imitare il cuculo.

Quello che avevano in casa i nostri nonni, e che faceva tanto ‘casa’ appunto…

L’orologio si ispira alle forme della Natura e aggiungendo allegria ad ogni ambiente, “accompagna e scandisce il tuo Tempo”.

E’ disponibile in diversi colori, per adattarsi a differenti interni.

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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