Ultima modifica 4 Agosto 2020
Prepararsi alla nascita di un bambino è sempre una gioia immensa, ma anche un impegno grande.
Le decisioni da prendere sono tante e tutte importanti.
Tra le decisioni che mamma e papà saranno chiamati a prendere durante il periodo della gravidanza vi è anche se optare per la donazione del cordone ombelicale oppure per la conservazione. Per decidere con serenità e consapevolezza, è importante avere ben chiare alcune informazioni sulle staminali cordonali.
Il cordone ombelicale, l’organo che consente, durante la gravidanza, lo scambio di nutrienti tra mamma e bambino, contiene una quantità di sangue che oscilla mediamente tra i sessanta e gli ottanta centimetri cubici (cc).
Il sangue cordonale è ricco di cellule staminali, dette appunto staminali cordonali.
Queste cellule vengono classificate sulla base delle loro capacità differenziative in staminali cordonali mesenchimali (in grado di differenziarsi in cellule del tessuto cartilagineo, osseo, nervoso o adiposo), ematopoietiche (cellule staminali che possono originare cellule del sangue e midollari) o progenitrici endoteliali (cellule staminali che danno origine alle cellule dei vasi sanguigni1).
Le staminali cordonali sono apprezzate in ambito medico per la loro capacità di esercitare una azione anti infiammatoria.
Ma non solo. Le loro capacità differenziative e proliferative le rendono uno strumento estremamente interessante per la medicina rigenerativa (una branca medica che mira a rigenerare tessuti e organi danneggiati come alternativa al trapianto).
In questo ambito il trapianto autologo, cioè l’infusione nel paziente delle sue stesse cellule staminali, ha un elevato livello di efficacia.
Questo perchè a differenza dei trapianti allogenici, non espone il paziente a rischi di rigetto.
Tuttavia, qualora non fosse possibile procedere con trapianto autologo, le cellule staminali cordonali si riconfermano come il migliore strumento a disposizione.
Grazie alla loro “immaturità” immunologica1,2 che consente maggiori probabilità di attecchimento e minori rischi di rigetto rispetto ad altri tipi di cellule staminali, per esempio quelle adulte.
Ecco perché le cellule staminali del cordone ombelicale sono un patrimonio importante per la salute sia del neonato che di tutta la famiglia.
Conoscerle bene e comprenderne le potenzialità e gli impieghi in ambito medico consentirà a mamma e papà di decidere in modo sereno e consapevole sulla destinazione di questa risorsa preziosa.
Note
1 Francese, R. and P. Fiorina, Immunological and regenerative properties of cord blood stem cells. Clin Immunol, 2010. 136(3): p. 309-22.
2 Harris, D.T., Non-haematological uses of cord blood stem cells. Br J Haematol, 2009. 147(2): p. 177-84.