Ultima modifica 18 Febbraio 2024

Allattamento e risvegli notturni: cosa è vero e quali sono i miti da sfatare

Spesso si legge o si sente dire che l’allattamento materno aumenta i risvegli del bambino, sarà vero?

In parte si in parte no.

Mi spiego meglio: sicuramente quando si smette di allattare la notte il bambino si sveglia meno perchè si eliminano i risvegli per fame, ma come abbiamo già detto i rivegli non sono solo per mangiare hanno diversi bisogni nascosti.

Partiamo dal presupposto che l’OMS consiglia di allattare il proprio figlio fino all’anno di età, io come specialista materno infantile non posso che allinearmi alle linee guida di un’ente cosi competente e importante per la salute fisica ma anche mentale di adulti e bambini.

Detto ciò se in consulenza ho una famiglia che ha un figlio di meno di un anno raccomando sempre di preservare l’allattamento perchè genera non più di 2/3 risvegli per notte.

Molte consulenti suggeriscono di non allattate più il bambino di notte ma solo di giorno io lo sconsiglio per 2 motivi:

  •  Non allattando per 12 ore la notte  la produzione di latte diminuisce drasticamente e si rischia di interrompere l’allattamento, considerando che le mamme che si rivolgono ad una consulente del sonno mediamente sono stanchissime e non hanno energia anche per aumentare la produzione di latte.
  • Se i risvegli del bambino sono per bisogno della presenza della mamma in questo modo, dopo una prima fase di miglioramento, andremo ad incrementare i risvegli perchè non rispondiamo adeguatamente al suo bisogno

La chiave è la relazione mamma/bambino

Ascoltare il proprio bambino, cercare di capire cosa ci vuole comunicare con il risveglio è il primo step da fare e non applicare metodi standard uguali per tutti che non valorizzano l’unicità di ogni bimbo.

Secondo step capire cosa noi possiamo fare con le nostre energie per rispondere adeguatamente al suo bisono e eventualmente chiedere aiuto al partenr, ai nonni, ad una consulente del sonno.

Ultimo step è modulare una risposta che tenga conto di tutti e due gli aspetti: il bambino ma anche noi stessi, a quel punto cercare strategie e soluzioni che ci facilitino la gestione della notte per questo seguitemi nel prossimo articolo.

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