Oggi parlarvi ancora dei benefici dello sport in età evolutiva oltre a quelli cognitivi che abbiamo visto il mese scorso e potete rileggere qui!
Partiamo da questa asserzione un bambino sovrappeso o con difficoltà motorie ha meno possibilità di essere scelto dai compagni per partecipare a giochi o attività sportive.

Accade così che la consapevolezza delle proprie abilità motorie venga fortemente influenzata dal comportamento dei coetanei e spesso condizioni la percezione del sé, ossia del soggetto in relazione agli altri.

In questi casi la mediazione dell’adulto è fondamentale per attivare processi d’inclusione che andrebbero tuttavia rinforzati. Vero è che tra compagni di classe ciò che aiuta è lo “stare insieme nelle differenze”.

Lo sguardo dell’adulto è indispensabile per sottolineare che chi è più portato per una attività potrebbe non esserlo per l’altra, modulando e ricalibrando dinamiche di gruppo disfunzionali.

I benefici dello sport in età evolutiva per combattere la sedentarietà

sport in età evolutiva

Nella nostra tecnologica società contemporanea c’è il rischio molto elevato che i ragazzi si adagino nell’ozio e si abituino a praticare una vita sostanzialmente sedentaria.

Oltre a trascorrere molte ore seduti, fermi e attenti mentre sono in classe e mentre fanno i compiti, c’è una tendenza a spostarsi sempre di più in macchina e sempre meno a piedi e/o in bicicletta.

Inoltre, la presenza costante nelle case di televisori, cellulari, tablet e console, finiscono per essere delle tentazioni irresistibili, che porteranno i ragazzi a trascorre il loro tempo libero chiusi in casa a fissare uno schermo, anziché uscire all’aperto, per andare all’ allenamento, al campo o al parco a socializzare e giocare con gli altri.

Per contrastare questa tendenza alla sedentarietà che, associata a cattive abitudini alimentari, come spuntini e bibite fuori pasto, può causare fenomeni di sovrappeso
e obesità infantile, l’attività fisica e lo sport sono la soluzione più efficace e positiva.

I dati dell’Istat rivelano che l’Italia è uno dei paesi più sedentari d’Europa e il dato non riguarda solo gli adulti, ma si riferisce anche ai bambini.

Nel 2017, i bambini nella fascia d’età tra i 6 e i 10 anni che non praticavano sport e attività fisica erano il 18,8%, se prendiamo in considerazione la fascia d’età che
va dai 3 ai 5 anni, i dati sono ancora più preoccupanti: il 48,8% non pratica né sport né attività fisica.

La conseguenza di questo stile di vita sedentario è che, in Italia, un bambino su 3 è in sovrappeso.

Rispetto a comportamenti che favoriscono la sedentarietà ben il 44% dei bambini ha la
Tv nella propria camera da letto, il 41% trascorre più di 2 ore al giorno davanti a
Tv/videogiochi/tablet/ cellulari, solo 1 su 4 si reca a scuola a piedi o in bicicletta.

E quando si cresce non va meglio: dopo i 14 anni il 20% dei maschi e il 40% delle ragazze interrompe la pratica dello sport.

Un altro benefici dello sport in età evolutiva è quello di acquisire un maggior senso di responsabilità nella vita di tutti i giorni.

Il bambino impara a sfruttare al meglio il tempo a disposizione per studiare, organizzando le diverse​ attività quotidiane in funzione di esso.
In questo caso il ruolo dei genitori è importantissimo, perché hanno il dovere di incoraggiare il bambino di fronte alla stanchezza, coltivando insieme a lui la perseveranza nello svolgere l’attività scelta, che si rivela un prerequisito importante verso i futuri
compiti intellettuali del bambino.

Lo sport insegna importanti valori come il rispetto delle regole
Imparando a rispettare le regole del gioco, i bambini possono aumentare la fiducia in sé stessi e rinvigorire le relazioni con i propri compagni, amici e familiari.

L’aggregazione: lo sport aiuta a sentirsi parte di un gruppo e a condividere con i propri compagni, di qualsiasi razza, religione e cultura, uno spirito di squadra e un comune obiettivo.
Oltre ad avere un ruolo fondamentale nel trasformare i bambini in adulti responsabili, lo sport riunisce i giovani, li aiuta ad affrontare le sfide quotidiane e a superare le differenze culturali, linguistiche, religiose, sociali, ideologiche.

Lo sport è un linguaggio universale, sul campo di gioco le differenze culturali scompaiono.

Detto questo abbiamo visto quanti benefici l’attività fisica e lo sport portano, adesso andiamo a capire come possiamo invogliare i bambini a fare attività fisica.

Innanzitutto il buon esempio dei genitori è fondamentale. Nel tempo libero, andate in bicicletta insieme oppure fate delle passeggiate all’aria aperta.
Il processo imitativo, tipico dell’età evolutiva, porta i bambini ad osservare ciò che fanno i genitori e a riprodurlo.

Abituate i vostri figli a muoversi fin da piccoli: diventerà per loro uno stile di vita quotidiano e una sana abitudine per crescere bene.
Dimostratevi attivi, energici, utilizzate parte della vostra giornata per praticare giochi di movimento o sport insieme a loro.
Permettete ai bambini di fare l’attività motoria che più preferiscono: una cosa
fatta con piacere aumenta la motivazione, il divertimento e la costanza con cui viene praticata.

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