Ultima modifica 28 Giugno 2019

In una serata romana, insolitamente fredda, ho avuto il piacere di sentirmi inviata speciale per Le Nuove Mamme assistendo alla proiezione in anteprima, solo per addetti ai lavori, del film “Gangster Squad”.

Partiamo dalla trama
Gangster Squad è la vera storia della task force messa in piedi dalla polizia di Los Angeles per arrestare lo spietato gangster Mickey Cohen (Sean Penn) uno dei più noti malavitosi della Los Angeles degli anni Quaranta.
Cohen domina la città, trafficando droga, armi, guadagnando illecitamente con la prostituzione e le scommesse, avvalendosi di politici e agenti corrotti.
Quanto basta per intimidire chiunque, ma non la piccola squadra segreta guidata dal sergente John O’Mara (Josh Brolin) e dal suo braccio destro Jerry Wooters (Ryan Gosling), decisi a tutto per catturare Lo spietato gangster.

Il soggetto è scritto da Will Beall (un ex-poliziotto) che prende tra l’altro spunto da una serie di articoli di Paul Lieberman su fatti di cronaca di quegli anni proprio nella Città degli Angeli, la distribuzione è della Warner Bros, una garanzia indubbiamente.

Le mie impressioni
Quando ero piccola ogni volta che vedevo ruggire il leone ero sicura che avrei visto un bel film. Se a quel tempo la Metro Goldwyn Mayer era per me il top oggi forse lo stesso effetto me lo fa Warner Bros.
E così è stato. È un film corale, dove tutti i principali interpreti hanno eguale importanza.
Ci troviamo davanti a un classico gangster movie in stile “noire ellroyano”, dove, tra sparatorie, lotte all’ultimo sangue, lotte d’onore e donne bellissime ma pericolose, si racconta la lotta al crimine nella città di Los Angeles degli anni ’40, ricostruita fedelmente in tutti i suoi particolari.
Mi è piaciuto, fondamentalmente perché sono una romanticona, ed essendo un film ispirato a fatti di cronaca veri, non mi aspettavo un lieto fine, un trionfo della giustizia.
È quindi un film d’azione che trova anche il modo di strappare qualche sorriso che bilancia qualche scena cruenta, anche se non in maniera eccessiva.

La domanda quindi mammesca nasce spontanea.
Farei vedere questo film ai miei figli? Diciamo che un’adolescente di oggi, perennemente connesso alla rete, ne ha viste di ben di peggio e quindi dai 13/14 anni in su il film potrebbe risultare anche formativo perché racconta in maniera piuttosto realistica uno spaccato dell’America di quegli anni.

La storia della Gangster Squad è nelle tue mani: partecipa al concorso Nessundistintivo e potrai vincere un viaggio per due persone a Los Angeles!

Paola Bianconi

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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