Ultima modifica 28 Febbraio 2013
Bello, inquieto, cupo ma poi basta un sorriso e i suoi occhi si accendono di una luce improvvisa…
Sto parlando di Filippo Timi, detto “Filo” dagli amici, nato a Perugia il 27 febbraio del 1974, attore teatrale e cinematografico, (ma anche regista e sceneggiatore!) interprete di ruoli sempre forti e interessanti: a teatro ha interpretato Orfeo, Danton, Percival, Odino, Satana, Woyzeck, Amleto per non parlare dei personaggi dei suoi film: “In memoria di me”, “Saturno contro”, “I demoni di San Pietroburgo”, “Come dio comanda”, “Vincere”…
Ma Filippo è anche scrittore.
Nel 2006 esce il suo primo libro, “Tuttalpiù muoio” – scritto a quattro mani con Edoardo Albinati –, un romanzo in parte autobiografico dal cui soggetto ha tratto e interpretato l’adattamento teatrale La vita bestia.
Nel 2007 pubblica il secondo libro, “E lasciamole cadere queste stelle”, una raccolta di profili al femminile.
Ed ha una rubrica fissa sul mensile “Rolling Stone”, intitolata “La fiera del cinghiale”.
E poi premi, riconoscimenti ad un interprete che è stato definito dal critico Goffredo Fofi “nome di punta del sistema culturale e spettacolare italiano».
Oggi festeggia 39 anni e noi, anzi IO, gli faccio i miei più cari auguri di uno splendido compleanno!
Rachele