Ultima modifica 4 Agosto 2020
Vi avevo raccontato la nostra storia qui: Cercasi bimbo fiduciosamente.
Antonio non ha più ricominciato a fumare, ha continuato a prendere le vitamine rinforzanti prescritte dal professore, abbiamo iniziato a mangiare decisamente sano eliminando alcool, vino e caffè. Tra l’ altro io ho perso ben 5 kg.
A luglio siamo stati all’appuntamento prefissato con il ginecologo per capire come procedevano le cose. Ci ha detto che stava andando tutto per il meglio, mio marito ha rifatto lo spermiogramma che però non ha dato i risultati che ci aspettavamo.
Purtroppo i suoi spermatozoi non ne vogliono proprio sapere di correre!
Che vi devo dire, si vede che non è destino…
Abbiamo così deciso di rivolgerci alla scienza e di ricorrere alla fivet.
Lo so, non è la stessa cosa, ma in fondo cosa dovremmo fare? Non mi dite che anche voi ragionate come alcune persone di mia conoscenza che mi hanno subito detto: “Un bambino in provetta? Non si fa, è immorale.”
Immorale cosa?
Se io non posso averne cosa devo fare?
La mia migliore amica ha detto che la natura ci consente di diventare madri, che noi siamo fatte in modo perfetto per diventarlo. Che se non lo diventiamo allora è perché non dobbiamo. Mah… io non so sinceramente cosa pensava la mia amica in quel momento, ma io trovo sia un ragionamento assurdo. Io non dovrei essere madre perché mio marito ha un piccolo problema? Cioè fammi capire bene: non posso avere figli perché è giusto che non li abbia? Perché così sarebbe scritto nel mio destino?
Mi sento male. La mia amica (per altro mamma di due bellissimi bambini ) non sa cosa voglia dire pregare tutti i giorni per rimanere incinta e non riuscirci, la frustrazione di vedere mese dopo mese che le cose non cambiano…
Lei non ha la più pallida idea di cosa significhi essere diversamente fertile.
Lasciatemi dire NO assolutamente NO.
Io ho lo stesso diritto di diventare mamma delle altre donne.
Semplicemente ho bisogno di un piccolo aiuto.
Alla fine con la mia amica ho litigato, sono venute fuori parole grosse, non mi sarei mai aspettata una reazione del genere. Speravo di averla vicina in questo momento difficile, invece mi si è rivoltata contro e mi ha abbaiato tutto il suo disprezzo per quello che mi accingevo a fare. Ovviamente non mi sono scomposta di un centimetro.
Come si dice: chi non mi ama, non mi merita. Io vado avanti per la mia strada.
Ho iniziato il percorso. Devo iniettarmi in pancia un prodotto con una specie di ago… Ah ah ah! Io odio gli aghi, ogni volta che devo farmi questa puntura ci metto circa mezz’ora prima di trovare il coraggio. Tutto cio’ per un paio di settimane, unitamente a delle pastiglie e naturalmente ad una rigorosissima dieta. Anche Antonio deve prendere delle medicine.
Il 12 settembre scatta l’ ora X. Incrociate le dita…
E mi raccomando, se una vostra amica vi chiedesse aiuto per affrontare una fivet, non mollatela, ma sappiate starle vicino!
Marilù
Mi dispiace molto che le persone che penso di avere vicino nei momenti difficili poi sono le prime a voltarti faccia…un amico si vede nel momento del bisogno, un amico ama, accetta te e le tue scelte e non critica..accetta per amore. Una diversa opinione è possibile ma credo sia sempre facile parlare quando un figlio già ce l’hai. ti auguro tutto il bene possibile e mi auguro che il tuo sogno sia stato realizzato.
Ciao
Cara Marilù, prova a chiedere alla tua amica se lei avesse una malattia grave e che lede il suo desiderio di vivere se si rivolgerebbe alla medicina oppure no. Il problema è che l’infertilità non è ancora vissuta come patologia affrontabile con le tecniche mediche ma una fatalità o punizione qual si voglia. Demenziale questo pensiero! Tu fai invece di tutto per coronare il tuo sogno di diventare madre perché tutti hanno bisogno/diritto di trasformare in realtà un sogno. Immorale è lei ed i suoi giudizi da cavernicola.
un abbraccio
Grazie mille per l’articolo!