Ultima modifica 14 Aprile 2021

Una ricerca condotta da Jonathan Tilly del Massachusetts General Hospital di Boston e pubblicata sulla rivista Nature Medicine ha portato a un’importante scoperta: sono state infatti isolate delle cellule umane nel tessuto ovarico di giovani donne che possono produrre ovociti fecondabili anche in età avanzata.

Ciò significa che sarà possibile, volendo, consentire a una donna di rimanere incinta a qualsiasi età. La scoperta stravolge la convinzione seconda la quale la donna ha una riserva limitata di ovociti, che può “utilizzare” a scadenza. Con l’arrivo della menopausa, salvo rarissime eccezioni, è impossibile procreare.

Finora non era mai stata provata l’esistenza di simili staminali nelle ovaie umane, ma soltanto sugli animali; la scienza si era limitata a sperimentare su topi femmine sterili la possibilità di produrre ovociti fecondabili. Oggi invece sappiamo che esistono anche nella donna. Ciò significa che, isolando e conservando le cellule staminali in “bio-banche”, ogni donna potrebbe concepire un bimbo anche una volta raggiunta la menopausa.

Riportiamo questa notizia, che dividerà ferocemente quanti siano convinti che bisogni rispettare determinate regole “naturali” da quanti invece siano favorevoli alle gravidanze in età avanzata, anche se non siamo interessati ad aprire un dibattito sulla questione: Mamme-Nonne. Perlomeno questa rubrica non ci sembra affatto la sede adatta.

Ve la giriamo esclusivamente per precisare che questa scoperta potrebbe avere degli sviluppi decisamente diversi: gli scienziati confidano nel fatto che continuando a studiare la natura di queste cellule staminali potrebbe trovare anche la soluzione a tanti casi di sterilità.

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

1 COMMENT

  1. Leggo tanti art di questo genere, volevo sapere se, questo tipo di sperimentazione potrà far aprire una speranza anche a chi è in menopausa precoce causa chemioterapia, grazie

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