Ultima modifica 11 Novembre 2015
Siamo stati invitati al concerto di inaugurazione della rinnovata sede di Roma dell’AIGAM Associazione Italiana Gordon per l’Apprendimento Musicale ufficialmente riconosciuta da Edwin E. Gordon per l’insegnamento della Music Learning Theory in Italia.
Io e Filippo non siamo nuovi a questo genere di appuntamenti, con lui abbiamo frequentato per anni i concerti di Musica in fasce a Villa Lais, curati dall’associazione Pirimpumpara. Avevamo conosciuto Andrea Apostoli alla presentazione di Ma che musica 3 presso la libreria Bibli di Trastevere e poi ancora al concerto Che grandi orecchie che ho all’Auditorium Santa Cecilia.
Non siamo nuovi alle lezioni di musica dell’AIGAM, né all’approccio musicale del metodo Gordon che si basa sul presupposto che la musica si può apprendere secondo processi analoghi a quelli con cui si apprende il linguaggio. L’obiettivo della Music Learning Theory di Gordon è quello di favorire lo sviluppo dell’attitudine musicale di ogni bambino secondo le sue potenzialità, le sue modalità e soprattutto i suoi tempi.
Abbiamo diversi libri-CD della serie Ma che musica, apprezzabilissimi per la grafica dei libri, semplice, tenera e allo stesso tempo coinvolgente e gradevolissimo l’ascolto dei brani scelti da Debussy a Mozart a Ravel per citarne solo alcuni.
Io e Filippo siamo veterani di lezioni e concerti AIGAM, ma non vale altrettanto per Edoardo che a causa dei suoi malanni invernali ha frequentato davvero in poche occasioni.
Questa volta l’occasione unica è stata quella di assistere ad un breve concerto, che per gli artisti era una specie di prova generale del concerto che si sarebbe tenuto nel pomeriggio al Santa Cecilia, un concerto a tutti gli effetti, gradevole, coinvolgente, allegro, emozionante, come sempre.
Edo era molto curioso, all’inizio si è messo in disparte rassicurato dalla sua inseparabile giraffa a giocare con i miei bracciali… sembrava che la cosa non lo riguardasse e invece era sempre lì a guardare a bocca aperta, a sorridere, ad ascoltare attento…
E’ stata una specie di evoluzione la sua: diffidenza, poi apertura e infine coinvolgimento.
Il merito ovviamente ad uno splendido team di musicisti e voci suggestive: siamo passati da musiche di Schuman da brividi con piano suonato da Claudia Gori e flauto traverso di Andrea Apostoli, a ritmi più coinvolgenti con chitarra e percussioni che non riuscivi a stare fermo, se non con il corpo, almeno con le mani
Al valzer che io e Edo ci siamo ballati tra coccole e risate.
Alla fine Andrea Apostoli ha speso due parole per ricordare a noi genitori quanto siano ricettivi i bambini di questa età e quanto sarebbe importante coinvolgerli nell’ascolto musicale di musica di qualità, dal vivo possibilmente, affinché imparino non necessariamente a fare musica, ma soprattutto ad amare la musica.
Io condivido pienamente, ecco perché ve lo racconto!
Federica