Ultima modifica 30 Ottobre 2017
Un sabato mattina di una splendida giornata di ottobre siamo uscite per andare a visitare Villa Torlonia con MammaCult.
MammaCult ha organizzato la visita pensando alle famiglie con bambini, soprattutto piccolissimi, che riescono a seguire i genitori in passeggino, in carrozzina, o anche in fascia addosso a mamma o a papà. Ha pensato alle famiglie con bimbi che hanno sempre voglia di correre e di giocare all’aria aperta, scegliendo come location una villa e la cosa ha funzionato benissimo: i bambini hanno corso in lungo e in largo, noncuranti di ciò che raccontava la guida, i genitori, muniti di auricolari, seguivano quanto veniva loro illustrato dei segreti della villa e con un occhio mantenevano sotto il loro sguardo vigile i loro pargoli eccitati, non è stato riposante, ma sicuramente è stato interessante e bello.
I bimbi sono stati catturati dalla guida solo nel momento in cui abbiamo varcato la porta della Casina delle Civette, luogo, questo, pittoresco come pochi altri al mondo!
Ma andiamo con ordine.
All’appuntamento ci aspettavano le organizzatrici con gadget e merende e palloncini.
Non solo. C’erano anche le truccatrici per animare la mattinata dei bambini e la consulente sul portare i bimbi in fascia che dava consigli e aveva portato tutta una serie di fasce da far provare alle mamme dei bambini più piccoli che, sicuramente, si sono goduti tutta la passeggiata addosso a mamma o a papà dormendo beati!
Il percorso è stato agevole. Ci siamo districati con passeggini e bimbi festanti tra i vialetti della villa con allegria: eravamo una comitiva parecchio colorata.
La guida ci ha raccontato i diversi passaggi e i vari usi dell’antica villa: a partire della sua costruzione in stile neoclassico, fino a finire come abitazione di Benito Mussolini, con tanto di bunker sotterraneo per salvarsi dai bombardamenti e allevamento di sanguisughe.
Poi ci ha raccontato della decadenza che ha vissuto nel dopoguerra, tutto era pericolante e abbandonato, poi è stata rivalutata dal Comune di Roma, facendola diventare un parco pubblico, restaurando la villa, il teatro e tutto il resto per far diventare questi luoghi musei e posti per ricevimenti e raduni.
Il pezzo forte è stata la Casina delle Civette.
I bimbi, e non solo, sono rimasti affascinati dall’agglomerato di diversi stili architettonici messi insieme, dalle vetrate variopinte, dal gioco di rifrazione della luce attraverso i vetri, dai soffitti.
La mattinata è scivolata via serena, splendida, e in compagnia.
Uscita perfettamente riuscita, vi segnaliamo i prossimi appuntamenti di MammaCult
Da sapere: nella casina delle civette non si può entrare con il passeggino.
Micaela