Ultima modifica 6 Novembre 2015


Capita che la tv sia accesa su programmi accessibili a mio figlio di sei anni. Paperissima, cartoni anche se in genere lui guarda quelli su cd. Lo preferisco per evitare che guardi la pubblicità. Ne ho già parlato di quanto ritengo assurda e in certi casi follemente paradossale. Ma se lo è per me come può essere interpretata dalla mente giovane e inesperta dei bambini ?

Vi faccio qualche esempio va bene ?

Il leone della Trony che accoglie i clienti non esiste ma mio figlio vuole comprare un televisore nuovo di cui non ha bisogno per incontrarlo di persona. Lo stesso dicasi per l’orsacchiotto di coccolino.

Per le pubblicità dei vari shampoo dove hanno tutte chiome super fluenti e lucenti mio figlio si chiede come fanno ad averli così. Me lo chiedo anche io….E soprattutto mi chiedo perché oltre alla chioma sono sempre delle gnocche da paura…Ma andiamo oltre…No perché se no potremmo parlare di come usino le creme anti età su faccini di ventenni o rari casi di cinquantenni che evidentemente hanno fatto un patto con il diavolo o con il botulino …Casi da appurare comunque,,,

Ne potrei citare altre ma quello che mi impressiona è come rimangano impresse nella sua memoria. A partire dalle canzoncine stupide (ma efficaci lo confesso) alle immagini più bizzarre. Il difficile è far capire quanto siano false, esagerate, tendenziose, ovviamente e naturalmente finalizzate alla vendita di un prodotto, al convincimento di quel prodotto come migliore di tutti gli altri. Certo poi ti chiede “ ma ci sono tanti shampoo mamma come si fa a scegliere il migliore ? Eh…a saperlo… O meglio…Nei miei momenti di delirio da odio per la pubblicità penso che sia tutto un complotto. In realtà dentro le decine e decine di flaconcini colorati e dalle forme varie lo shampoo è uno solo. Un unico ammasso colorato diversamente magari ma sempre la stessa sbobba snoda-capelli. Le super modelle chiomate e lucenti sono solo splendide attira-allocche…

Fino a che non crescerà ancora un pochino sarebbe inutile spiegargli perché anche io mi faccio abbindolare in un certo senso e compro un prodotto piuttosto che un altro. Per il momento diciamo solo che le pubblicità sono come delle micro storie. Dove la fantasia vende un prodotto. Ognuno che ne ha uno fa la pubblicità per venderlo e guadagnare i soldini.

Risposta ? Facciamone uno anche noi, lo vendiamo a tutti i miei amici e diventiamo ricchi…
Si amore…ci stavo giusto pensando…

Nathalie Scopelliti

 

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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