Ultima modifica 23 Gennaio 2018
Il traffico è la nostra disperazione quotidiana, dalla mattina alla sera. La storia che andiamo a raccontare sembra la sceneggiatura di un film, ma è successo davvero.
Un uomo che stava portando la compagna in ospedale per partorire è rimasto bloccato nel traffico e ha fatto nascere il figlio sull’automobile di famiglia.
Gabriele e Rossella, incinta al nono mese, hanno accompagnato all’asilo la figlia maggiore – Lara, di due anni e mezzo – e si sono diretti verso l’ospedale di Careggi, dove erano attesi per il parto.
Il traffico cittadino è andato letteralmente in tilt a causa del maltempo e molte strade erano bloccate per le forti piogge che avevano allagato i sotto passi. Le doglie erano appena iniziate e quindi, nonostante il traffico bloccato, Rossella era tranquilla.
I due si trovavano in coda all’altezza di via del Ponte Sospeso, quando improvvisamente Rossella ha gridato a Gabriele di accostare la macchina, perché il bambino stava nascendo e lui doveva aiutarla. L’uomo accosta, ma non fa in tempo a chiamare i soccorsi. Appena aperto lo sportello dell’auto Gabriele ha visto spuntare la testa del bambino e così Lapo è venuto al mondo.
“Ho tirato fuori il capo del bimbo, l’ho preso in braccio”, ha raccontato Gabriele alla stampa locale, “e poi, dopo qualche secondo, l’ho consegnato a Rossella. Non sapevo ciò che bisognava fare, ho agito d’istinto, non ricordo neanche bene cosa sia successo in quegli istanti”.
“Era tutto intasato”, ha proseguito,“ho provato a chiedere aiuto alla Guardia di finanza per farmi strada, ma erano impegnati. Per caso è passato di lì un mio collega che mi ha visto e mi ha aiutato chiamando il 118. Poi, da Careggi, ci hanno detto di tenere al coperto Rossella e Lapo fino al loro arrivo”.
La mamma e il bimbo stanno bene: Lapo pesa tre chili e cento grammi. Sono stati ricoverati in ospedale per accertamenti ma presto verranno mandati a casa.
“E’ stato tutto velocissimo”, ha detto Rossella, ed ha aggiunto “Non mi sembra neanche di aver partorito: è stato tutto così veloce. Non ho avuto nessun timore”.
Mamma Rossella avrà una bella storia da raccontare a Lapo quando sarà più grandicello.
Paola Lovera