Ultima modifica 16 Gennaio 2017
Creativi non si nasce, ma si diventa. La creatività è un’abilità che si apprende, si può migliorare e potenziare, con qualche accorgimento e adeguati stimoli da parte dell’ambiente (genitori, scuola e altre figure di riferimento…).
Che cosa s’intende per creatività?
La creatività è da intendersi come la capacità di sviluppare idee e pensieri originali, nuovi, innovativi e intuitivi. Alla base di questa capacità cognitiva, vi sono un atteggiamento mentale curioso teso a scoprire, esplorare e provare, al di là dei soliti schemi rigidi e preimpostati, e l’entusiasmo di mettersi alla prova e di conoscere.
I bambini sono naturalmente spinti a provare e a conoscere il mondo esterno, che per loro inizialmente è completamente nuovo. Infatti, come abbiamo visto, vivono il gattonamento e poi l’acquisizione dell’indipendenza motoria come una grande conquista prima di tutto perché così possono esser finalmente liberi nell’esplorazione di ciò che li circonda; tendono a toccare e inizialmente a mettere tutto in bocca proprio per questo istinto innato teso a conoscere; più grandicelli fanno domande e ripetono, spesso in modo compulsivo,“perché”, per la curiosità di sapere e comprendere ciò che osservano.
In altri termini, i bambini sono curiosi e spinti a conoscere, magari ciascuno con i propri tempi e le proprie modalità.
Inoltre hanno una mente più portata ed orientata a fantasticare e sognare, con una libera fluttuazione fra realtà e fantasia sia nei giochi che nei disegni o nei racconti che riportano.
Purtroppo, però, spesso accade che questa curiosità e spinta a conoscere e provare sia, magari inconsciamente e involontariamente, frenata da noi adulti.
Ad esempio, i bambini di oggi sono spesso ricoperti di giochi e non sono abituati a crearne di propri o anche solo a soffermarsi su uno solo, proprio perché il troppo crea demotivazione e assuefazione.
Non meno raramente capita difrenare l’impulso dei nostri bambini ad esplorare e avventurarsi in qualcosa per paura che si facciano male o che si sporchino. Per non parlare dei momenti di noia, in cuimagari ci viene istintivo di intervenire tamponando con giochi, tv o altro, senza dare loro la possibilità di trovare qualche idea e soluzione personale e libera.
Per non parlare delle giornate spesso organizzate e strutturate nei minimi dettagli con poco spazio per il gioco libero e quindi proprio per la sperimentazione di desideri, bisogni e idee personali e magari originali…
Allora cosa possiamo fare?
I bambini hanno bisogno di essere stimolati e di essere messi nelle condizioni di poter sviluppare la curiosità e la voglia di provare e conoscere, mettendosi in discussione, accettando e incentivando il fatto che possano sperimentare e provare.
Inoltre accettiamo che possano vivere momenti liberi e magari di noia, perché è proprio in questa condizione che i piccoli sviluppano la creatività.
Infine lasciamo che possano utilizzare materiale e oggetti di tutti i giorni per creare e inventarsi giochi o stimoli personali, al di là dei soliti giochi stereotipati.
Francesca
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