Ultima modifica 4 Settembre 2017
Molte, moltissime celebrities, tanti volti noti della televisione, del cinema, dello spettacolo in generale, sono approdate da tempo su twitter. Anche molte “starlettine”, vallette e prezzemoline di cui, molto spesso, a noi comuni mortali, non è dato sapere di cosa campino, ma comunque stanno sempre sulla cresta dell’onda.
Ne seguo parecchie di loro, un po’ per curiosità (sono o no una pettegola?), un po’ per dovere di cronaca, quindi mi trovo spesso a leggere i loro tweet, a vedere le foto che postano in rete, ma, soprattutto, i loro tanti, tantissimi retweet.
Ecco, parliamo di questi. I retweet.
I personaggi pubblici, in quanto tali, dal momento che si “espongono” ulteriormente al pubblico entrando nella vita dei social network, diventano ancor più accessibili al proprio pubblico, ma anche a coloro che, invece, vogliono criticarli e molto spesso ci vanno giù pensanti nei commenti e nelle critiche.
Molto spesso, i vip dotati di ironia, anzi, di autoironia, di intelligenza e di una buona dose di sicurezza in se stessi, oltre alle varie cose, fanno il retweet anche delle critiche, di ciò che li fa sorridere. Mi è capitato con Elena Santarelli, e tante altre, che stanno al gioco, vedono l’ironia della cosa, e magari ne prendono spunto per crescere o anche solo per farsi una risata.
Poi ce ne sono altre, tante, tantissime altre, che fanno retweet solo dei complimenti. Ma non di frasi particolarmente ben scritte, di alta poesia, di immagini letterarie di cui valga particolarmente la pena il retweet, nossignori, sono dei beceri retweet del tipo: “Sei proprio bbbbona!”, “Ammazza quanto sei bbbona!”, “Hai la verve di una zucchina, ma sei tanto bbbbona!”, insomma, avete capito il genere.
Come se ci fosse la necessità di sottolineare la propria bellezza, il proprio essere “bbbona”. D’accordo che è buona educazione ringraziare, quando si ricevono apprezzamenti e complimenti, ma su twitter si potrebbe anche manifestare un grazie, anche solo cliccando sulla stellina dei “preferiti”, in modo tale che l’apprezzatore di turno (solo e soltanto lui) venga a conoscenza dell’avvenuta ricezione del complimento e amen. E invece no. Questo non è sufficiente: bisogna necessariamente far conoscere a tutto il resto dei propri follower (e, in genere, sono parecchi) qual bel complimento è pervenuto. La conseguenza di ciò, è che sparano a manetta una serie di “Bbbona!”, “Sei strabbbona!”, “Ammazza che bbbona!” di continuo e, oltre a risultare di una noia mortale tutta sta sbrodolata, a mio modesto parere, è di cattivo, anzi, pessimo gusto.
Volete sapere i nomi di queste celebrities, eh?
Micaela – Le M Cronache