Ultima modifica 2 Gennaio 2020
Con l’Epifania che “ogni festa porta via” (non solo in Italia, come abbiamo imparato dalle nostre mamme nel mondo), è arrivato il fatidico momento di rientrare.
Rientri al lavoro e alla solita routine per i grandi, a scuola e all’asilo per i piccoli.
I rientri dalle vacanze sono sempre critici e difficili.
E poco importa se avviene da un viaggio, da una crociera oppure dalle dolci mura di casa.
Dopo un periodo di tempo dedicato a festeggiare, stare in famiglia e con le persone care, dormire la mattina e coricarsi senza orari e soprattutto senza il pensiero del giorno dopo, è comprensibile come la ripresa e il tornare alla routine sia tutt’altro che semplice.
Questo vale per noi grandi.
E non stupiamoci dunque se anche i nostri piccoli fanno fatica.
Infatti tornare all’asilo o a scuola, per i piccoli implica separarsi nuovamente da mamma e papà. Figure che fino a pochi giorni prima erano sempre presenti e a disposizione.
Ri-abituarsi ad orari diversi rispetto a quelli delle vacanze, ad una vita quotidiana sicuramente meno rilassante.
In altre parole, il rientro dalle vacanze implica un cambiamento nella vita quotidiana. Cambiamento con cui grandi ma anche e soprattutto i piccini devono fare i conti e a cui devono adattarsi.
Come possiamo aiutare i nostri bambini ad affrontare i rientri dalle vacanze?
In primo luogo, contempliamo un periodo di tempo variabile.
Periodo che può durare alcuni giorni/una settimana.
Necessario appunto per l’adattamento alle nuove abitudini di vita quotidiana. In questo lasso di tempo può accadere che i bambini siano più nervosi e/o stanchi.
Proprio per lo sforzo che stanno attivando per abituarsi ai nuovi ritmi quotidiani.
Si tratta di una fase transitoria di adattamento. Ovviamente poi passa per lasciare spazio alla routine che già dopo l’estate avevano acquisito.
Possiamo favorire e promuovere questo processo di adattamento, sforzandoci tutti, inclusi noi grandi in primis, di rivedere gli orari sia dei pasti che soprattutto del sonno. Perché un buon funzionamento neurovegetativo e quindi un sonno adeguato alle esigenze dei piccoli e ristoratore rappresenta il primo punto importante per poi affrontare la fatica di alzarsi al mattino. E di svolgere le varie attività scolastiche e non, e avere quindi le energie psicofisiche necessarie.
Pertanto, se possibile, iniziamo fin da subito ad anticipare l’orario di cena rispetto agli orari vacanzieri. Meglio ancora partire qualche giorno prima. E di conseguenza, ad anticipare l’orario per coricarsi. Così che gradualmente i bambini possano abituarsi agli orari ordinari. Evitando un cambiamento troppo brusco e repentino.
Se e laddove possibile, favoriamo in generale un ripristino graduale delle abitudini quotidiane, senza partire subito con giornate intense e sovraccarichedi impegni, così da agevolarli nel re-inserimento.
Infine per quanto riguarda l’ansia da separazione dai genitori dai rientri, non ci lasciamo contagiare.
Recuperiamo le risorse attivate dopo l’estate con l’inserimento all’asilo o a scuola. E confidiamo nel fatto che se ce l’abbiamo fatta prima, ce la possiamo fare anche adesso!
Con la consapevolezza che se noi genitori in primis siamo tranquilli e sereni al riguardo, lo sono anche i nostri piccoli.