Ultima modifica 6 Novembre 2015
La Costituente tunisina ha approvato oggi l’articolo 45 della futura Costituzione del Paese introducendo il principio della parità tra uomo e donna nelle assemblee elette. “Lo Stato apre alla realizzazione della parità di uomini e donne nelle assemblee elette“. E’ stato votato da 116 votanti su 188 dell’assemblea.
I minuti che hanno preceduto e seguito l’adozione dell’emendamento, approvato con una maggioranza risicata (erano necessari 109 voti per essere introdotto nella costituzione), sono stati densi di fischi e grida di numerosi deputati che volevano prendere la parola.
L’articolo 45 dispone inoltre che “lo Stato garantisce i diritti acquisiti dalle donne e lavora per sostenerli e svilupparli“. Sottolinea inoltre che “lo Stato garantisce le pari opportunità tra donne e uomini” e “prende le misure necessarie per eliminare la violenza contro le donne“.
Lunedì la Costituente aveva già approvato un ulteriore articolo, il numero 20, del progetto di Costituzione che introduceva per la prima volta nel Paese l’uguaglianza “senza alcuna discriminazione” di cittadini e cittadine di fronte alla legge. “Tutti i cittadini e le cittadine hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri davanti alla legge senza alcuna discriminazione“, recita l’articolo 20, frutto di un compromesso tra gli islamici di Ennahda (al governo) e l’opposizione laica.
La Tunisia punta ad adottare l’intero testo entro il 14 gennaio, terzo anniversario del rovesciamento del dittatore Zine El Abidine Ben Ali, che poi diede inizio alla “primavera araba“. Dopo gli anni ’50, quando guadagnò l’indipendenza dalla Francia, la Tunisia è stato il Paese del mondo arabo che ha goduto di leggi più liberali in fatto di diritti femminili.
Comunque ci sono delle perplessità perché “l’articolo 20 dovrebbe specificare che la discriminazione, diretta e indiretta, è proibita per quanto riguarda la razza, il sesso, la lingua, la religione, le idee politiche, l’origine sociale e lo status“. Così hanno scritto in un comunicato diffuso la scorsa settimana diverse Ong, tra le quali Amnesty International e Human Rights Watch.
E’ un grande passo per la Tunisia verso la parità tra uomo e donna.
Paola Lovera