Ultima modifica 19 Gennaio 2021
Ormai ci siamo non manca molto nemmeno per noi, anche la mia seconda figlia tra poco intraprenderà la strada dello svezzamento.
In realtà non ricordo esattamente come dovrò procedere visto che sono passati un po’ di anni dall’ultima volta, motivo per cui a fine settimana andrò dal pediatria per “ripassare”.
Proprio perché sono vicina a rivivere questa fase sono rimasta colpita da questo articolo legato allo svezzamento.
Io ho un pediatra “vecchio stampo”. Ricordo che quando si è trattato di svezzare la mia prima figlia mi diede un foglio con quelle che erano le “sue” linee guida. Poi mi disse che se volevo ero libera di utilizzare gli omogeneizzati ma di sapere che lui era contrario per cui di non farglielo mai sapere.
In realtà io sono ricorsa poco agli omogeneizzati.
Essendo a casa per tutto il periodo dello svezzamento ho più o meno trovato sempre il tempo per preparare il brodo e per tagliare e tritare la carne e il pesce anche perché, soprattutto all’inizio, le dosi sono minime e quindi il tempo portato via dall’operazione non era poi così tanto.
Credo che le sue idee non siano cambiate. Presumo che anche adesso lui mi spingerà sulla via del “fai da te” al posto della via dei prodotti pronti e per il momento, essendo ancora a casa, penso che sarò disposta a seguirlo anche perché avendo anche il Bimby la mia fatica dovrebbe ridursi.
Quello che mi ha colpito dell’articolo è che come spesso accade in Italia, quando si inizia ad eccellere in un punto, in questo caso l’allattamento, poi è inevitabile che da qualche altra parte invece si faccia acqua.
E’ vero la crisi c’è e c’è per tutti ovviamente e di questo le multinazionali se ne approfittano e se ne sono sempre approfittate perché da che mondo è mondo per i bambini si è sempre disposti a spendere e raramente si risparmia, ma arrivare al punto di scegliere dei cibi che per loro possono essere nocivi e procurare delle carenze alimentari questo no, proprio non lo concepisco.
Il momento dello svezzamento è molto importante nella vita di un bambino perché rappresenta il suo primo approccio con il cibo e allora mi chiedo perché noi genitori dobbiamo rovinarglielo comportandoci così?
A volte basterebbe veramente poco e agire come mi ha consigliato i mio pediatra: brodo e carne o pesce freschi (senza per forza ricorrere a quelli più costosi) e il gioco è fatto, il bambino mangia in maniera corretta e noi genitori sappiamo di aver agito nella maniera migliore per la loro salute!