Un appuntamento con una antica tradizione popolare, la Giubiana, o Festa della Giobia.
L’ultimo giovedì di gennaio, nella piazza principale a Cantù, provincia di Como, si tiene un corteo con costumi storici dopo di che viene arso su una pira, alla presenza del popolo e delle autorità, un fantoccio di paglia vestito di stracci che rappresenta la castellana che tradì la città nella guerra tra i milanesi e i comaschi nel XII secolo A causa di questo tradimento Cantù, alleata con Milano, subì una sconfitta in una battaglia. La guerra, però, fu infine vinta dai milanesi e di conseguenza arrivò la punizione per la traditrice.
Nell’antichità questa era una festa contadina di inizio anno che serviva a propiziare le forze della natura e far andare bene i raccolti.
Sia come sia, e ritorniamo ai giorni nostri, la Giubiana è diventata un’occasione per incontrarsi, fare festa (l’incendio della pira si conclude sempre sotto spettacolari fuochi d’artificio), e mangiare qualcosa in compagnia, magari il risotto con la luganiga, come prescrive la tradizione. Meglio per tutti, poi, se la Giubiana brucia bene: è un buon auspicio per l’anno appena iniziato.
Paola Biandolino