Ultima modifica 20 Giugno 2019
Spadafora risponde alle domande del giornalista parlando di sexiting, di cyberbullismo, di dipendenza dai social network e dai giochi online.
“Ascoltiamo i nostri ragazzi”.
Quante volte me lo avete visto scrivere e riscrivere. Ascoltare non è affatto facile. Intanto educarli fin da piccoli ad esercitare questa tecnica è fondamentale, ma conoscere anche qualche regoletta per un efficace ascolto attivo non fa male.
Forse non tutti sanno del mio incondizionato ‘amore’ per Thomas Gordon, uno psicologo clinico americano, e per il suo ‘metodo’: una proposta seria sull’educare figli responsabili.
Genitori efficaci è infatti una sperimentata proposta affinché, attraverso pratiche educative del rispetto, dell’ascolto attivo e della collaborazione nella soluzione dei conflitti e dei problemi, la famiglia diventi uno spazio ‘creativo’ di convivenza democratica tra genitori e figli, dove a prevalere è l’amore per quello che si è e non per quello che si fa o per quello che si vorrebbe l’altro facesse.
Per tradurre in parole più semplici i ragazzi sono SEMPRE migliori di come vogliono farci credere.
Confesso che è un periodo in cui fatico molto a crederci anche io. Sto ‘combattendo’ con figlio n.3 diciassettenne in piena crisi adolescenziale di rifiuto e chiusura con noi genitori. Difficile aiutarlo, è impenetrabile. Il problema maggiore è rappresentato dal suo approccio verso la famiglia e se io con il padre cerchiamo di fungere da cuscinetti, i fratelli sono abbastanza stanchi e stufi della sua ‘arroganza’.
Una famiglia numerosa ha anche queste problematiche all’interno a cui prestare attenzione. Non ci sono esigenze distanziate nel tempo, spesso si accavallano e si sovrappongono e ogni figlio richiede attenzioni diverse.
Non ci sono soluzioni standard uguali per tutti, qui la ‘creatività’ di cui parlavo diventa una risorsa necessaria per trovare, di volta in volta LA soluzione, se non propriamente la più giusto, almeno la più efficace.
Paola Bianconi