Ultima modifica 8 Aprile 2014

 

Muhammad Mosa Khan è un bambino di nove mesi, che vive con la sua famiglia nella città di Lahore, capitale del Punjab, nel nord del Pakistan. Questo bambino è stato accusato di omicidio.pakistan
Tutto è cominciato a febbraio, quando la polizia pachistana ha fermato un gruppo di persone, tra cui la famiglia di Muhammad, “colpevoli”, secondo la versione ufficiale, di aver attaccato gli agenti con lanci di pietre in seguito ad alcune perquisizioni della polizia pachistana, intervenuta perchè la famiglia di Muhammad non avrebbe pagato la corrente elettrica.
Loro, invece, sostengono di non averne mai potuto usufruire e, per questo motivo, non hanno effettuato il pagamento.
L’ispettore di polizia, Kashif Ahmed, ha arrestato questa gente, tra cui anche il piccolo Muhammad, capace, secondo l’accusa, di tirare pietre in grado di uccidere, nonostante la tenerissima età.
Il bambino è stato portato in caserma e i poliziotti gli hanno preso addirittura le impronte digitali.

Due giorni fa, il bambino è stato rilasciato “su cauzione”, insieme ad altre persone coinvolte, ma tutti dovrebbero ripresentarsi in tribunale il prossimo 12 aprile, anche lo stesso Muhammad.
I giudici hanno riconosciuto l’assurdità del caso, ma tecnicamente non possono archiviarlo, fino a quando la polizia non farà formalmente lo stesso.
L’ispettore di polizia Kashif Ahmed è stato sospeso dal suo incarico, in quanto la responsabilità penale in Pakistan si applica solo dai dodici anni in su, mentre il primo ministro del Punjab Muhammad Shahbaz Sharif ha annunciato ulteriori azioni disciplinari contro i poliziotti responsabili di un simile misfatto.

Rachele Masi

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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