Ultima modifica 20 Giugno 2019
Vorrei fare qualche considerazione sul rapporto tra fratelli, in generale tanto per parlare (ricordate la pratica che supera la bella teoria?).
I fratelli sono:
– oggetti di odio e amore
– figure di identificazione
– plasmano il modello delle nostre future relazioni
– appartengono alla rete orizzontale
‘Tutti i figli sono uguali’.
Niente di più falso! L’amore è lo stesso, ma ogni figlio è diverso dall’altro. Con ciascun figlio abbiamo un caratteristico modo di relazionarci. Se ci comportiamo con l’uno in un modo, e con l’altro in un altro, ciò non vuol dire che li trattiamo in modo ‘diseguale’ in merito all’affetto e che compiamo ingiustizie (anche se spesso i figli ce lo rinfipacciano).
Ecco perché dovrebbe essere chiaro anche a loro che è l’amore a essere uguale per tutti.
Ma questa è la cosa più difficile. Inutile dire che arriveranno a capire anche loro, un giorno, diventanto genitori! Mettiamoci l’anima in pace: finché non accadrà avremo sempre il peso di tutte le loro ricriminazioni in fatto di equità e giustizia.
Essere equi non vuol dire dare tanto ad un quanto all’altro, come dicevo qui, essere equi, per me, è dare a ciascuno ciò di cui necessita in quel momento e non sempre è uguale per età e per figlio!.
Nonostante ogni volta diventi più faticoso spiegare e motivare il perché di certe scelte, io ci credo fortemente e vado avanti, vorrà dire che un giorno potrò pensare (e spero di non cadere nella trappola del dirlo a voce alta) anche io il fatidico, quanto odiato, te lo avevo detto!
Paola Bianconi