Ultima modifica 30 Ottobre 2017
Giugno è decisamente uno dei mesi migliori per una passeggiata a Noale, in provincia di Venezia.
Le origini di questa cittadina risalgono all’XIII secolo, ma il suo massimo splendore lo conobbe quando nel 1158 passò sotto la signoria dei Tempesta, Avogari del Vescovo di Treviso. Ancora oggi la città ci parla del suo periodo medievale attraverso il Castello, circondato e difeso dall’acqua, e le Torri.
Se volete fare un vero e proprio tuffo nel passato dovete partecipare, dal 9 al 15 giugno, al Palio di Noale.
Si tratta della rievocazione storica del Palio indetto nel 1347 dal Tempesta in occasione della festività della Pentecoste e vede in lizza per l’ambito premio ben sette contrade.
Immaginate un corteo con centinaia di partecipanti, grandi e piccoli, in costume d’epoca, e poi, tra le contrade, il mercato medievale. Parte integrante della festa sono gli spettacoli di corte con duellanti, tiro alla fune, mangiafuoco, falconieri, sbandieratori e musici.
Il momento più atteso è, naturalmente, la corsa del Palio, una corsa pedestre di 1600 metri in cui il primo vince il prezioso drappo e all’ultimo viene sporcato il viso con del carbone. Altre tradizioni importanti della festa sono la cerimonia della “Bala d’oro” e l’incendio della Torre che conclude la manifestazione.
Alla fine tutti alla cena medievale al lume di candela e delle torce.
Ma la festa a Noale non finisce qui perché subito dopo, il 22 giugno, potrete assistere ad un’altra sfida singolare tra le contrade: l’Infiorata, ovvero formare un tappeto floreale di oltre 100 mq con petali, essenze erboree, cereali, gambi e altri materiali naturali per comporre quadri raffiguranti soggetti religiosi incorniciati da un manto erboso. Anche i bambini degli asili e delle scuole vengono chiamati in causa, tutti concorrono alla riuscita di questo bellissimo spettacolo di colori esposto sotto la Torre delle Campane.
www.proloconoale.it
Paola Biandolino
Le rievocazioni storiche sono tutte di grande interesse, qui arricchita da questi stupendi disegni di fiori.
Un saluto Sergio