Ultima modifica 7 Maggio 2019
Dopo aver conosciuto la simpatica Gugù, torniamo in Africa con un racconto che ha il sapore di altri tempi.
Un libro sull’importanza delle storie, sul loro fascino e magico potere.
Storie che si tramandano grazie alla voce e alla memoria.
Anche in questo caso la protagonista è una bambina, la piccola Obax, la quale è dotata di una fervida fantasia e di uno spirito libero e creativo.
E’ incantevole, la piccola Obax, e le splendide, vistose e originali illustrazioni di André Neves – giovane artista brasiliano – ci restituiscono il suo animo profondo, indomito e tenero insieme.
Sullo sfondo, un’Africa dai colori densi, una terra dalla bellezza struggente, dove animali ed essere umani si muovono flessuosi ed eleganti. Immagini dotate di una sorta di musicalità intrinseca, tanto che, chiudendo gli occhi, pare quasi di sentire il suono lontano di un tamburo o il richiamo degli animali nella savana.
Per sconfiggere la solitudine, Obax ama raccontare delle storie ricche di particolari fantasiosi.
Col tempo, gli adulti e gli altri bambini iniziano a deriderla per le sue esagerazioni.
Un giorno la bimba racconta di aver visto cadere dal cielo una pioggia di fiori.
In un villaggio dov’è raro veder cadere delle gocce di pioggia, nessuno poteva prenderla sul serio!
Eppure Obax crede fermamente nel potere della parola: è semplicemente una bambina piena di stupore per il mondo che la circonda e che riversa questo fiume di emozioni nei suoi racconti.
Un giorno, triste e amareggiata, decide di partire, sperando di trovare una prova che dimostri la veridicità delle sue storie.
Diventa così amica di Nafisa, un elefante che aveva smarrito il suo branco.
Anche Obax si sente smarrita e sola e l’incontro con questo animale è carico di significato, perché simbolicamente l’elefante richiama i valori della memoria, della fedeltà e della famiglia.
Alla fine del viaggio, Nafisa scompare senza lasciare traccia: al suo posto, Obax trova una pietra a forma di elefante.
Qui l’avventura scivola nel mito, richiamando alla memoria i personaggi che popolano i canti delle tradizioni orali.
Tornata a casa, viene accolta con gioia dalla mamma che la credeva perduta, ma la festa dura poco perché gli altri bambini continuano a non credere alle sue parole: non c’era stato alcun giro del mondo sulla groppa di un elefante, né si erano visti dei fiori cadere dal cielo…
Tuttavia, il mattino seguente Obax e gli altri abitanti del villaggio troveranno un maestoso baobab con una chioma piena di coloratissimi fiori.
Questa scoperta meravigliosa cambierà per sempre il ruolo della piccola all’interno della sua tribù. Forse, qualcosa di realmente straordinario è accaduto; forse, le storie racchiudono qualcosa di sacro che può essere percepito solo se si ascolta con un cuore aperto e puro, come quello di un bambino.
André Neves, Obax, Bohem Press 2010
Dai 4 anni
Grazie per questa splendida recensione. Se chiudo gli occhi e penso alle tue parole vedo l’africa, vedo obax e le pagine di questo splendido libro che presto sarà nella nostra libreria.
Grazie