Ultima modifica 20 Giugno 2019
Qualche giorno fa ho avuto la fortuna di ascoltare le parole di alcuni esperti che parlavano di disagi giovanili e di tossicodipendenze.
Cio’ che mi ha colpito maggiormente è stato il fatto che quando si parla di educazione emerge che questa non è solo dovere della famiglia o della scuola, ma anche dei centri di aggregazione vedi: parrocchie, catechismo e associazioni come societa’ sportive,musicali, ricreative in generale.
Infatti gli esperti affermavano che se tutti “parlassimo” la stessa lingua con i nostri ragazzi e adottassimo tutti le stesse linee di condotta, i messaggi sarebbero molto più chiari e meno fuorvianti per i giovani.
Quante volte infatti si tende ad essere incoerenti?
Prendiamo per esempio il discorso sigaretta nelle scuole è vietato fumare, ma quante volte vediamo insegnanti fumare liberamente anche laddove non è consentito ?
Oppure quante volte sentiamo dire da qualche genitore “ah si mio figlio fuma, purtroppo, ma solo le sigarette che gli compro io !!!!”.
Tutto ciò è estremamente destabilizzante per un adolescente che ancora non ha capito bene dove andare a parare…
Ciò che invece bisognerebbe fare sarebbe dare tutte le informazioni possibili ai ragazzi, per esempio sui rischi del fumo, stabilire insieme delle linee di condotta, far capire chiaramente quali possono essere le conseguenze di una mancata osservazione delle regole e poi lasciarli liberi di agire come meglio credono, facendogli capire però che ad ogni azione corrisponde una conseguenza e che bisogna assumersi le proprie responsabilità di qualunque cosa si tratti, rimprovero,multa etc.
Spesso invece si è troppo tolleranti quando non si deve, adducendo come scusa il fatto che così si dimostra al ragazzo che si è amici e che quindi si può fidare di noi ..
I ragazzi hanno già i loro amici con cui condividere le loro cose, loro hanno invece bisogno degli adulti /spalla, cioè di persone che li sappiano guidare senza eccessive intromissioni e che soprattutto li sappiano ASCOLTARE….
Impariamo ad ascoltare i nostri figli, piccoli o grandi che siano, ascoltiamoli senza intervenire, senza correggerli , senza giudicarli, senza imporgli il nostro punto di vista…
Ascoltiamoli anche quando loro non hanno voglia di parlare, facciamogli capire che noi siamo dalla loro parte, che li capiamo, che li amiamo immensamente anche se non condividiamo il loro modo di fare !
Tutto questo per un ragazzo che si sta affacciando alla vita adulta è importante, gli infonde fiducia e soprattutto lo fa sentire «Qualcuno» !
Tutti abbiamo bisogno di sentirci «Qualcuno» di essere importanti, di sentirci stimati e apprezzati per qualcosa, questo è cio’ che Nutre la nostra autostima!
Al contrario invece quando gli adolescenti non si sentono «apprezzati» , ricercano questo benessere in azioni e comportamenti non proprio sicuri e sani, ma che magari per pochi minuti li fa sentire appagati.
E in questo caso che si diventa facilmente prede di personaggi senza scrupoli, comportamenti pericolosi , atteggiamenti irresponsabili..
E purtroppo a volte quando il genitore si rende conto che qualcosa non sta andando per il verso giusto è gia’ molto tardi e il recupero puo’ essere veramente molto difficile.
In conclusione quindi non risparmiamo mai una carezza, un abbraccio, un sorriso o una frase di incoraggiamento ai nostri ragazzi ,anche se hanno i capelli verdi tre dilatatori per orecchio e piercing qua e la’!
Impariamo noi per primi ad andare oltre le apparenze e oltre i disaccordi.
Mamyx3