Ultima modifica 16 Gennaio 2017
Quando nasce un bambino, soprattutto se si tratta del secondo figlio, i genitori hanno una tranquillità diversa nei confronti del nuovo arrivato, sanno già cosa li aspetterà e soprattutto sanno già come comportarsi più o meno in tutte le situazioni.
Probabilmente il piccolo tutto questo lo percepisce e si comporta di conseguenza, è più calmo, piange meno, ci sembra più tranquillo o forse siamo noi genitori che lo percepiamo così proprio perché si tratta del secondo.
E così spesso il primo anno di vita, che è anche quello che i genitori temono di più perché è un momento di “assestamento” della famiglia, della ricerca di nuovi equilibri, passa in maniera tranquilla, il piccolo è bravo, dorme, mangia, piange il giusto e la mamma ringrazia di essere stata fortunata perché alla fine tra uno o due figli non c’è poi questa grossa differenza.
Ma chi c’è già passato, invece, sa che si tratta di una falsa percezione della realtà, perché è consapevole che la fatica che procurano due figli non è fatta da uno+uno, ma è una fatica che si moltiplica in maniera esponenziale (si lo so forse il termine è un po’ esagerato, ma almeno rende bene l’idea).
Da bis mamma posso dire che in parte tutto questo è vero, il primo anno noi lo abbiamo vissuto in “relativa” tranquillità, forse anche grazie al fatto che la nostra prima figlia è sempre stata piuttosto agitata e ha sempre dormito poco e ritrovarsi in casa con una bimba che invece dormiva, mangiava e soprattutto era tranquilla non ci sembrava vero.
Però la verità è che anche un temperamento tranquillo come il suo, nel momento in cui inizia a camminare, a diventare “autonomo” (per quanto possa essere autonomo un bambino di poco più di un anno), fa si che inizi a compiere tutta una serie di attività che prima non svolgeva e che spesso i genitori non vorrebbero che facessero visto che la maggior parte delle azioni in oggetto sono “imitare la sorella più grande”.
Come detto prima a casa nostra il soggetto da imitare è una bambina che di tranquillo ha ben poco il che vuol dire avere due figli sempre in movimento.
In questi casi la salvezza per noi genitori è data dalla diversità di carattere che fa si che tutte le azioni, tutti i capricci, alla fine siano mitigati dal carattere che anche dopo il primo anno di vita rimane comunque più docile e tranquillo. Perché alla fine anche se si parla di fratelli, o sorelle ognuno ha il suo carattere.
Bis mamme vi ritrovate in quanto sto vivendo io? Ditemi di si, vi prego!
Laura Zampella