Ultima modifica 11 Novembre 2015

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Malala Yousafzai e Kailash Satyarthi: una giovane donna e un uomo maturo, una pakistana e un indiano, una musulmana e un induista. Sono due simboli di cui il mondo ha bisogno: unità e fratellanza tra gli Stati“. Così il presidente del comitato per il Nobel, Thorbjoern Jagland, durante la consegna del premio.

Malala: “Combatterò perché tutti abbiano istruzione” – “La conoscenza conduce alla libertà e alla democrazia” ha continuato Jagland.

La giovanissima pakistana Malala Yousafzai e l’indiano Kailash Satyarthi, sono co-vincitori del premio Nobel per la pace, hanno ricevuto il riconoscimento nel corso della cerimonia di assegnazione a Oslo. Malala è la più giovane vincitrice nella storia del Nobel.

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La giovanissima Malala ha rischiato la vita per difendere il diritto all’istruzione e oggi è ufficialmente divenuta la paladina di una lotta che non ha Paese, sesso, né religione: tutti i bambini hanno il diritto di andare a scuola e studiare.
All’inizio del 2009, Malala ha iniziato a scrivere in un blog la sua vita sotto il regime dei talebani nella valle dello Swat, dove alle ragazze è stato spesso vietato di frequentare la scuola.
A causa della sua battaglia, Malala è entrata nel mirino dei talebani, che il 9 ottobre 2012 hanno organizzato un attentato per ucciderla. Malala è stata raggiunta da diversi proiettili alla testa e al collo mentre tornava a casa sull’autobus della scuola, ma fortunatamente si è salvata e attualmente vive a Birmingham, dove è stata curata e studia.
Malala è una ragazza normalissima e come molte sue coetanee ha anche delle passioni. Per esempio è una grande fan di Justin Bieber. Ma la forza di Malala ha ispirato tante star a scendere in campo e sposare la causa che promuove il diritto all’istruzione. Tra le varie celebrities che hanno appoggiato Malala c’è anche Selena Gomez, che è ambasciatrice dell’UNICEF e ha sempre sostenuto la causa della giovane pakistana.

Io sto con Malala. 

Paola Lovera 

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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