Ultima modifica 22 Gennaio 2020
L’acido folico (molecola sintetica) e i folati (molecole presenti nel cibo) sono chiamati anche vitamina B9.
Acido folico: la sua importanza per lo sviluppo embrionale
La vitamina B9 svolge una funzione molto importante nel nostro organismo.
E’ coinvolta nella produzione di molecole come il DNA, l’RNA e le proteine ed è quindi essenziale per tutte le cellule in continua riproduzione, in particolare durante lo sviluppo embrionale.
Infatti, mentre il fabbisogno giornaliero in una persona adulta si aggira intorno a 0,2 mg, durante la gravidanza si arriva a 0,4 mg al giorno, proprio perché il feto utilizza le riserve materne.
I folati sono prodotti solo in minima parte dalla nostra flora batterica intestinale.
E’ per questo che è molto importante introdurne in grandi quantità con la dieta.
Verdure a foglia verde (spinaci, broccoli, asparagi, lattuga), arance, legumi, kiwi, limoni, fragole e fegato andrebbero assunti regolarmente.
L’unico inconveniente nell’assunzione di questi cibi è che la cottura distrugge la maggior parte dei folati presenti.
Vitamina B9 per la prevenzione delle malformazioni neonatali.
Negli ultimi decenni è stato dimostrato come la vitamina B9 giochi un ruolo molto importante nella prevenzione di malformazioni neonatali, specialmente quelle a carico del tubo neurale, la parte di embrione da cui poi si svilupperanno il cervello, la spina dorsale e la scatola cranica.
Una sua scorretta chiusura superiormente o inferiormente può causare seri problemi al feto. I difetti del tubo neurale (DTN) più frequenti sono la spina bifida e l’anencefalia.
Il tubo neurale si chiude entro i 30 giorni dal concepimento.
Questo il motivo per cui è necessario che tutte le donne che programmano una gravidanza o che potrebbero averla perché fertili e non utilizzano contraccettivi, prendano giornalmente degli integratori contenenti acido folico.
Questo consentirà loro di coprire il fabbisogno giornaliero.
È importante cominciare l’assunzione almeno un mese prima del concepimento e proseguire per il primo trimestre di gravidanza.
Nel caso in cui siano presenti dei fattori di rischio come precedenti gravidanze il cui feto presentava difetti del tubo neurale, storia familiare di malformazioni congenite, assunzione di farmaci antagonisti dell’acido folico, celiachia o malattie gastrointestinali, bisognerebbe aumentare la dose giornaliera fino a 4-5 mg al giorno.
In questi casi però è opportuno discuterne con il proprio medico curante o il ginecologo per accordare il dosaggio più appropriato.
L’acido folico acquista agevolmente in farmacia.
Se invece siete avvezze al web e oramai comprate tutto in rete, potrete trovare l’acido folico su diversi siti, che in pochi passaggi vi faranno avere direttamente il prodotto a casa.