Ultima modifica 11 Novembre 2015
Una passeggiata di 20 minuti al giorno potrebbe essere la migliore soluzione per vivere più a lungo. Lo rivela uno studio del Medical research council of epidemiology dell’università di Cambridge. L’équipe di studiosi ha analizzato le cartelle mediche di 334.161 uomini e donne europei nel corso di 12 anni di vita. Si è così scoperto che coloro che affrontavano ogni giorno qualche minuto di allenamento, avevano fino al 30% di possibilità in meno di morire prematuramente. Il tipo di esercizio fisico scelto dai candidati era di bassa intensità, tanto da essere paragonato a una passeggiata “a passo veloce”.
C’è chi ha una visione ancora più ottimistica dei ricercatori di Cambridge, che comunque richiedono un impegno quotidiano. Secondo uno studio pubblicato sul British medical journal, 20 minuti di esercizio fisico ‘intenso’ a settimana bastano a tenersi in forma e in salute. Una piccola rivoluzione che offre regole con obiettivi di benessere più realistici da raggiungere per chi lavora e ha impegni familiari. La vita sedentaria porta all’aumento del rischio di sviluppare diabete, problemi cardiaci e alcuni tipi di tumore. Philipe de Souto Barreto dell’Istituto di geriatria dell’Ospedale universitario di Toulouse, in Francia, è convinto che basti poco meno di mezz’ora di allenamento ‘pesante’ a settimana per stare bene. “E’ importante che le persone riescano a fare piccoli miglioramenti, piuttosto che attenersi a obiettivi più complessi“, dice, ricordando che le linee guida del National health service britannico parlano invece di 150 minuti settimanali. De Souto Barreto pensa che sia sufficiente molto meno tempo.
L’Nhs ha stabilito che per le persone fra 19 e 64 anni devono allenarsi per 150 minuti ogni settimana.L’obiettivo è di due ore e mezza, di attività aerobica ‘moderata’ come, ad esempio, una camminata ‘a passo veloce’ o una passeggiata in bicicletta. Nella ‘tabella di marcia’ sono inseriti anche cicli di esercizi per rafforzare i muscoli almeno due volte nell’arco di 7 giorni. Ora questo nuovo studio su un campione di 250.000 adulti, fra i 50 e i 71 anni, alleggerisce ‘il compito’ e considera sufficiente meno di un’ora di allenamento ‘leggero’ o venti minuti di attività a un ritmo più intenso a settimana.
Dai dati presi in esame, emerge che un’attività di questo tipo ridurrebbe le percentuali di ‘morti premature’ del 23%. Ci sono altre analisi scientifiche in materia e fra questi ce ne è uno che ha registrato un calo dei decessi prematuri del 19% fra le persone che fanno almeno 75 minuti di sport a settimana, rispetto a chi invece fa una vita sedentaria. Secondo i ricercatori anche un minuto di allenamento fisico può fare la differenza.
Forza tutti a fare una passeggiata.
Paola Lovera