Ultima modifica 20 Aprile 2015
Sembra che siano il grave problema italiano, almeno a sentire i personaggi che di volta in volta occupano le poltrone dei talk show televisivi, riferendosi all’ammontare delle pensioni, senza neppure un piccolo, piccolissimo accenno che tali pensioni derivano direttamente da stipendi troppo alti o da norme prese in passato senza cognizione di causa, ma parlavano tanto per parlare, un po’ senza sapere, un po’ senza conoscere il problema, perché più complicato e diverso da quello da loro presentato.
Si riempivano la bocca con la parola d’oro.
È vero, in molti godono di stipendi d’oro, vitalizi d’oro o pensioni d’oro assolutamente fuori da ogni logica lavorativa.
Mi spiego: il nostro capo della polizia guadagna di più, molto di più del capo dell’FBI, come il presidente della banca d’Italia guadagna più del doppio del presidente della Bundersbank, e questo solo per fare due esempi.
Si sottace che i manager e gli alti dirigenti pubblici hanno stipendi da favola, non paragonabili a quelli dei loro colleghi all’estero, ma contestualmente si afferma che se non avessero tali stipendi se ne fuggirebbero all’estero!
E dove, di grazia? Se all’estero gli stipendi sono inferiori?
Ergo per mettere un freno alle pensioni d’oro, è indispensabile decurtare prima gli altissimi, e non guadagnati, stipendi!
Mi sembra una cosa ovvia, ma guai a parlarne!
Certo poi ci sono le leggi che hanno regalato anni e contributi a questo o a quel gruppo di persone, vedi ex combattenti o a coloro che, con l’intento di sfoltire i ranghi di questo o quel servizio, hanno avuto sino a 10 anni di regalo e tutt’ora godono di pensioni calcolate su un numero di anni superiori alla loro effettiva età, come se già lavorassero prima di nascere!
E c’è stato e, forse, c’è ancora il malvezzo di promuovere.
Direte voi che la legge Fornero ha eliminato quest’ultima possibilità, ma la legge non si applica né a tutti, né su tutto il territorio italiano, informatevi se non ci credete.
L’esempio classico sono le Regioni, specie quelle autonome, per tacer dei due rami del parlamento che fanno e disfano come pare a loro in assoluta ed impunita autonomia.
Ma torniamo alle pensioni d’oro!
Quando una pensione può essere considerata d’oro?
Ora sembra a partire da 3000 euro lordi, il nostro non rimpianto Monti, le considerava a partire dalle 1400, perché da tali importi hanno eliminato gli adeguamenti all’inflazione.
Ora 1400 euro lordi corrispondono a meno di 1000 euro netti, questa poteva essere considerata una pensione da re?
Il rappresentante del cda di Mestre, scusate se non ricordo il nome, ha sempre tuonato contro coloro che, ai sensi delle normative allora vigenti, sono andati in pensione con 15, 20 o 25 anni di servizio, puntando il dito sulla maggioranza formata da donne!
E perché, da chi erano curati genitori e suoceri anziani?
Da chi? Normalmente dalle figlie o dalle nuore, poiché era estremamente difficile e impensabile che il figlio, o il genero che, come uomo, guadagnava di più, prendesse periodi di aspettativa o si licenziasse, per accudirli.
O no? E a quei tempi non esistevano ancora le badanti!
Quei soloni, poi, con rabbia non celata, elevano alte grida sul perché non si potessero cancellare, diminuire, togliere tutti quei privilegi e, ora, ricalcolare tutte le pensioni percepite secondo la legge Fornero, cioè con il sistema contributivo!
Ma hanno mai collegato il cervello alla bocca? Hanno pensato che a molti di quei pensionati che godono di assegni inferiori, o di poco superiori, ai 1000 euro avrebbero meno della pensione sociale?
Quanti di loro, all’epoca, avrebbero fatto scelte diverse, non avrebbero usufruito delle possibilità che la legge offriva, quanti non avrebbero avuto figli, quanti avrebbero dovuto abbandonare i propri cari nei ricoveri più desolanti perché avrebbero dovuto continuare a lavorare?
È facile per persone che guadagnano bene, come gli occupanti di quelle poltrone, pensare ai giovani che non avranno pensione, ma, badate bene, provvedendo non sulle loro spalle, ma su quelle di altri, colpendo nel mucchio e a rimetterci, ad allargare il numero dei poveri sarebbero, come sempre, i penultimi, quelli che si arrabattano per arrivare alla fine del mese, quelli che, cercano i discount, le offerte, che comprano, quando comprano, abitini nei mercati, non badando alla qualità, ma al prezzo, perché gli altri, forse, dovranno diminuire il loro tenore di vita, forse dovranno vendere le Mercedes e accontentarsi di una Panda (?), forse rinunciare agli abiti superfirmati, alle vacanza nei resort da sogno, forse…..
Riusciranno qualche volta a collegare il cervello e sviscerare le questioni, andando a fondo nei problemi e non parlando a vanvera, senza sapere, senza capire…
Proprio quello che i tuttologi, giornalisti & co. rimproverano ai politici ma, forse è chiedere troppo!!!
Intanto i titolari di quegli stipendi, di quelle pensioni, di quei vitalizi dorati li continuano a percepire e sono tranquilli poiché la Corte Costituzionale ha, da tempo dichiarato che quelli sono diritti acquisiti e non si toccano!
Quelli, ma non quelli della gente comune, ne sono una prova gli esodati!
Per quello i percettori di pensioni piccole, piccole possono solo sperare di essere dimenticati, perché altrimenti….c’è da aver veramente paura!