Ultima modifica 13 Novembre 2017
Notizia freschissima è quella di una scuola elementare di Milano che parte con un progetto pilota per cercare di ridurre, se non di eliminare del tutto, l’utilizzo delle stoviglie e dei piatti di plastica nella mensa della scuola.
La soluzione proposta ed accettata sia dal consiglio di istituto e sia dai genitori tutti, è quella di portare negli zainetti dei bambini, delle stoviglie e dei piatti infrangibili da casa, che poi verranno riportati a casa per essere puliti, questo è il modo più efficace e veloce per eliminare la plastica a scuola, almeno a mensa.
La cosa si sta valutando, c’è l’Asl di mezzo, giustamente, per garantire che il servizio sia sicuro e realizzabile, ma c’è ottimismo nell’aria (una volta tanto!).
Infatti ci si rifà ad un uso europeo: nelle scuole del resto d’Europa questa usanza di riportare a casa i piatti usati a mensa dai ragazzi è cosa comune, le mamme li lavano e li ripongono nello zainetto, pronti per essere riutilizzati il giorno dopo. Non c’è nulla di trascendentale in tutto questo.
Se si considera che si andrebbe a risparmiare, non solo soldi, ma anche e soprattutto una montagna di rifiuti, questa soluzione la riteniamo molto valida.
Tutto questo accade a Milano.
E Roma? Che fa? Guarda e basta?
Perchè non cominciamo anche a Roma a proporre una cosa del genere?
Mi ricordo che a Napoli dove io vivevo quando frequentavo le elementari esisteva già questo sistema a scuola. Mia madre mi dava un panierino di paglia con dentro una scodella di plastica riutilizzabile, le posate di acciaio, un tovagliolo di stoffa, un bicchierino di plastica riutilizzabile e un dolcetto. Io sono del 1956.