Ultima modifica 28 Giugno 2019
Secondo Marco Pontecorvo, non c’è morale o moralismo, nulla da insegnare o da leggere tra le righe del suo film. E’ la storia, certamente improbabile, almeno nell’oggettività della cosa, cioè di trovare il petrolio nel proprio giardino, meno nel trovare un qualcosa, leggasi materiale o no, che crei contesa tra le parti.
Ovvero c’è sempre un motivo per trasformare amicizia, in inimicizia e poi ancora il percorso inverso, non vero forse?
Dai, se ci pensiamo ci sarà capitato diverse volte nella vita, ma proprio a tutti nessuno escluso: uomini ,donne e bambini.
I duellanti nel film, in alcune scene sembravano come cow boy in un western, sono Giacomo, Luca Zingaretti ed Ermanno Lillo, li cito come fossero un nome solo composto, giusto per creare quel minimo di confusione in più, che certamente non manca nella sceneggiatura, ricca di disordine, caos, grinta e guerriglia scioperante, effetto della contrapposizione delle parti, ideologicamente e direi politicamente contrapposte.
Un po’ come avviene normalmente in Italy.
Aggiungici poi uno Zingaretti, con l’accento non più di Licata, ma di Sant’Ugo di Romagna, per me più di Pennabilli che Sant’Ugo, paese che esiste per davvero, tra la Romagna e le Marche, per capire che sta succedendo qualcosa d’insolito. Meno male, che a fare da cuscinetto tra i due duellanti e gli schieramenti paesani, i sogni e i cartoon Manga disegnati in progress da Tito figlio di Ermanno , che alla fine risolverà brillantemente e con successo la disputa con il padre , ci sono … scusate riprendo fiato…Paola, Carolina Crescentini, trentacinquenne innamorata, timida e dimessa, molto diversa e decisamente più bella fuori film, alla conferenza stampa e Il Lombelli John Turturro, che placano un po’ i ritmi della storia. Un po’ di surrealismo alla fine, non guasta mai!
Piacevole la presenza di tutti gli interpreti in conferenza.
Zingaretti sempre di caratura superiore, ha personalità anche fuori dal set, Lillo davvero brillante e un Marco Pontecorvo che forse lancerà anche una nuova linea di divani, prendendo spunto dal design Manga di Tito. Chissà? Magari ne riparleremo dopo il 2 aprile: petrolio o non petrolio chissà?