Ultima modifica 28 Dicembre 2015

Cosa è: un “museo” in chiave moderna incentrato sulla storia della riproduzione musicale attraverso la tecnologia. Ospitato in una pregevole chiesa sconsacrata, propone ai visitatori, in una serie di salette dedicate, numerosi reperti funzionanti di radio e amplificatori, dai tempi di Marconi fino ai nostri giorni. In ciascuna saletta è possibile accedere ad un archivio di brani musicali ascoltabili con gli amplificatori propri di ciascun periodo della storia degli strumenti tecnologici.

Particolarità:
Al centro della sala museale è presente un amplificatore appeso al soffitto, in grado di riprodurre una vasta gamma di suoni, a partire dalle singole note;
In luogo dell’altare dell’antica Chiesa, è stata installata una camera a chiusura automatica fornita di amplificatori ad alta tecnologia diffusi sulle pareti interne, in modo da riprodurre i suoni registrati come se fossero emessi dal vivo nel momento in cui si ascoltano (rombi di motore, canto di uccelli, ruggiti di animali feroci, etc.). Grazie alla collaborazione con l’Università, la camera sonora è anche in grado di riprodurre il suono di uno strumento esistito anticamente: è, quindi, possibile ascoltare melodie non riprodotte da secoli.

Perché portarci un bimbo:
Oltre alla suggestione visiva offerta dalla chiesa e dagli oggetti esposti, la visita è connotata dalla musica, disponibile in varie forme e capace di solleticare la curiosità del bimbo;

I bambini si divertono sotto la “campana” musicale posta al centro della chiesa, dove possono accomodarsi su di una morbida poltrona circolare: i loro sensi sono stuzzicati dalla curiosa provenienza dei suoni (dall’alto) e dagli effetti visivi che lo accompagnano, con movimenti e giochi di luce dell’amplificatore;
Lo spazio di visita è relativamente piccolo: se il museo è gradito al bimbo, la permanenza può anche essere lunga, mentre se lo stesso non incontra la sua curiosità è sempre possibile uscire senza dover sottostare ad itinerari obbligati;
La camera sonora è un’esperienza curiosa per tutti, tanto più per un bimbo: si entra in uno spazio aperto, ci si siede, poi le pareti si chiudono ed isolano i presenti, consentendo loro di sorprendersi al ruggito del leone, così vivido da sembrare vicinissimo, al rombare del motore in fase di avvio e poi, come se si potesse vedere, in accelerazione mentre il pensiero corre ad una moto che sfreccia sulla strada.

La visita consente di trasmettere al bimbo:
Il piacere e l’emozione del “suono”, tanto banalizzato nella vita quotidiana (TV, radio, etc.) quanto, in questa sede, dosato, centellinato, proposto con delicatezza in modo da essere vividamente vissuto;
L’idea positiva della “macchina”, opera dell’uomo, che evolve con il tempo e ci consente di apprezzare con crescenti sfumature ciò che arriva al nostro orecchio;
L’antica bellezza architettonica (chiesa sconsacrata) associata alle meraviglie e “magie” della modernità (che ci trasporta su un prato ad ascoltare i grilli rimanendo seduti in una camera sonora).

 

Sito web www.casadelsuono.it

Dove si trova: piazzale Salvo D’Acquisto (di fronte al bellissimo piazzale San Francesco), nella parte più “popolare” del centro storico, a breve distanza dal Duomo, da via Garibaldi e da via Saffi

Come raggiungerla: a piedi (avendo lasciato l’auto in viale Mentana), in bicicletta, in autobus (la fermata più vicina, in via Garibaldi, è a circa 200 metri di distanza) con le linee 1, 2, 15 o 23 (o 7 arrivando da viale Mentana)

Orari di apertura: tutti i giorni feriali (tranne lunedì e martedì) dalle 10 alle 14, pomeriggio su prenotazione; il sabato fino alle 18; domenica dalle 14 alle 18.

Costo del biglietto: adulti Euro 2,00, bambini euro 1,00

Barriere architettoniche: nessuna (presenza di una comoda pedana che consente l’accesso da parte delle carrozzine)

 

Alberto Cardino

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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