Ultima modifica 30 Ottobre 2017

logo_festaApre oggi a Piazza San Giovanni la Festa della solidarietà che durerà fino al 29 giugno, San Pietro e Paolo, il patrono di Roma, i protagonisti cambiano ogni sera: le mamme in attesa, ai bambini, ai giovani, ai malati, agli anziani e l’ultima sera i migranti e i perseguitati.

Una festa per essere solidali tra di noi e con gli altri, quelli che arrivano da lontano per sfuggire a un destino avverso e violento in Patria. Si mangiano lumache, le famose lumache di San Giovanni, si va in Chiesa e si assiste a spettacoli teatrali e cinema per bambini.

Ogni serata ha un programma diverso consultabile qui.

Il ritorno della Festa di San Giovanni

La Festa della Solidarietà è stata ufficialmente lanciata il mese scorso – durante la Festa dei Popoli – da Giorgio Benigni, Presidente dell’Associazione Culturale Lumen Gentium Onlus, capofila degli organizzatori. Il Presidente ha spiegato che la festa vuole essere un momento di “condivisione” con i nostri amici più disagiati, facendo emergere tutto il bene che quotidianamente si fa nella Città di Roma. Quindi ha presentato brevemente le attività principali: dalla Cattedrale aperta fino alle 21, alla Mensa Solidale, agli stand e agli spettacoli in piazza. Giorgio ha ricordato che la Festa della Solidarietà si inserisce nel quadro della festa dei patroni della Cattedrale e della Città, dal 24 giugno – Festa di S. Giovanni, della quale si vogliono riscoprire radici e tradizioni – fino al 29 giugno – Festa dei Santi Pietro e Paolo, patroni di Roma.

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Si ritorna a quella Piazza dove si teneva la festa tradizionale romana, quando le donne restavano fuori dalla Chiesa, quando si mangiavano lumache per allontanare le avversità, quando prima di andare in processione alla Cattedrale, di lasciava una scopa e il sale fuori dalla porta per impedire alle streghe di entrare.

I tempi sono volati via, alle streghe non ci crede più nessuno, però l’atmosfera è ancora quella della Roma burbera ma solidale sempre.

E allora Buona Festa di San Giovanni… ci vediamo lì.

 

Arianna Orazi

Zingara senza scarpe, madre di Tommaso e Flavia gemelli di 7 anni e di Lorenzo (detto "Nanuzz") di 2 anni. Bilingue, trimamma, monogama ed eclettica navigo tra fettuccia e scrittura.

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