Ultima modifica 7 Maggio 2019
Questo libro a casa nostra ha una bella storia.
Pur essendo pubblicato nella collana “Primi sassolini”, dedicata alla scuola dell’infanzia, è stato regalato da un’amica alla piccola grande per il suo settimo compleanno.
E lei ha immediatamente storto il naso, perché lei le verdure le mangia, e volentieri, da sempre. Lo ammetto. È una benedizione.
“Mamma, oggi a scuola c’erano i fagiolini!”, (detto con estremo entusiasmo).
“Ne ho mangiate tre porzioni!”.
Ma poi è successo qualcosa, e qualche sera dopo l’ho trovata che lo leggeva ad alta voce al fratellino, che invece di frutta, verdura e cibo sano in genere non ne vuole proprio sapere.
E un giorno dopo l’altro, il libro è finito, lentamente gustato in una narrazione privata, in cui io non ho voluto intromettermi. Solo quando lei è venuta da me, per dirmi felice che lo avevano finito (sì, ha usato il plurale), mi sono concessa di leggerlo anch’io.
Camilla è una bambina della scuola materna, che di mangiare “roba verde e arancione” non ha nessuna voglia.
Si chiede perché maestre e genitori siano così crudeli e non le diano sempre pasta, dolci e polpettine. Finché un giorno si ritrova a parlare con Sara, la nuova superbrava compagna di classe, che sembra fare tutto con facilità e a mensa mangia tutte le verdure senza fare storie.
E la nuova amica le spiega che la nonna le ha parlato di una certa magia delle verdure, perché contengono delle cose chiamate vitamine: “Quando mangi la verdura”, le dice, “loro entrano nel tuo corpo e ti fanno diventare più brava: corri più veloce, fai i salti più alti, fai i disegni più belli…”
Inutile dire che Camilla, forte dell’unico boccone di spinaci che si è sforzata di mangiare a pranzo, vince una gara di corsa e al ritorno a casa chiede alla mamma di preparare per cena un passato di verdure, per coronare il suo sogno di diventare una pittrice.
Il libro è infine corredato da alcuni giochi nelle ultime pagine, che i bambini possono affrontare da soli o in compagnia.
E no, se volete saperlo, non c’è stato nessun cambiamento epocale, il mio cucciolo ha continuato a disdegnare ogni alimento di origine vegetale che non sia stato abilmente trasformato, ma una magia, mi pare, c’è stata lo stesso, se questo è il primo libro letto da una sorella maggiore al suo fratellino.
Silvia Sommariva vive e lavora a Milano. Nella stessa collana ha pubblicato anche L’antipatico signor sonno e Il mio amico di cioccolato. Per le sue storie si ispira ai propri ricordi di infanzia e alle vite dei suoi tre bambini.
Carla Manea è un’illustratrice affermata, moltissimi i suoi libri pubblicati da diverse case editrici per l’infanzia, in Italia e all’estero. Nel 2013 e di nuovo nel 2014/15 è stata chiamata a insegnare illustrazione alla Scuola Comics di Padova.
Silvia Sommariva, “Le verdure non le voglio!”
Mondadori editore, i primi sassolini
Pagine 48, € 6,50
13,5×18,5 cm
Illustrazioni di Carla Manea