Ultima modifica 10 Ottobre 2019
Amo riuscire a ritagliarmi dei momenti con i miei figli, singolarmente. A volte non si ha nulla di particolare da raccontarsi. A volte invece ne escono conversazioni speciali.
L’altra mattina, mentre accompagnavo il grande a scuola, mi raccontava della strana sensazione che ha quando sente i suoi compagni parlare coi loro genitori. Non sa se sia perché lui è abituato ad usare un’altra lingua e quindi a cambiare il tono, o se è proprio che loro hanno un modo diverso di interagire coi genitori.
Ma a lui sembra che parlino coi propri genitori esattamente come parlassero con un loro coetaneo.
Alla fine lui ha la sensazione che i suoi compagni non abbiano per i propri genitori lo stesso rispetto che ha lui per noi. E’ un po’ quello che ho sempre sostenuto anche io.
Ma di chi è la colpa?
Come dice Elisa Toscano nel suo articolo Caro genitore, se tuo figlio è maleducato, è colpa tua! siamo noi che dobbiamo guadagnarci il loro rispetto, anche quando ci prendiamo in giro a vicenda.
E così abbiamo cominciato a parlare dell’importanza del rispetto.
Sfortunatamente eravamo arrivati davanti a scuola ma ho fatto in tempo a chiedergli: “Chissà che padre sarai. Insegnerai queste cose ai tuoi figli?”
E lui mi ha detto di sì perché il rispetto è tutto: il rispetto è educazione; rispetto verso se stessi e verso gli altri. Se non rispetti gli altri, non puoi pretendere di essere rispettato.
Quindi noi genitori dobbiamo rispettare i nostri figli, il loro modo di essere, il loro modo di amare, la loro indole, i loro spazi. E solo allora possiamo pretendere lo stesso rispetto. Insegnerà ai suoi figli quello che noi abbiamo insegnato a lui (e qui mi sono commossa!).