Ultima modifica 17 Giugno 2023
C’era una volta Chiara, una bambina che amava volare con la fantasia e ascoltare fiabe piene di emozione, con un sogno nel cassetto: scrivere anche lei storie fantastiche per accarezzare i cuori dei lettori e farli partecipare al proprio mondo d’immaginazione.
Come nelle fiabe questo sogno è diventato realtà ma il cammino è stato lungo e con tappe diversificate.
Lei è Chiara Patarino, scrittrice e blogger che conosco molto bene dato che mia figlia si è appassionata alle letture di uno dei suoi personaggi..
Laureata in legge con una specializzazione in comunicazione d’impresa si è occupata per molti anni di comunicazione scientifica preso l’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova, città in cui ha abitato per diversi anni. E’ stata proprio la passione per la scrittura a portare Chiara dalla pratica legale alla comunicazione d’impresa.
”Per anni ho raccontato la scienza a grandi e piccini, non solo coordinando gli eventi scientifici ma occupandomi in particolare dell’ufficio stampa.
Poi ho riaperto la porta all’arcobaleno della fantasia e ho incominciato a creare personaggi dedicati ai bambini con cui “comunico” con naturalezza.
Scrivo per bambini dai cinque agli otto anni con cui riesco a sintonizzarmi senza sforzo.
Non so perché mi rivolgo a questa età, apparentemente così distante dall’adulto, quasi un altro pianeta, ma mi lascio guidare dalla mia natura giocosa e così ritrovo io stessa l’incanto e l’entusiasmo.
Entro anche io in quel mondo magico. Mi sento quasi una “traduttrice” nel senso che, partendo da temi complessi a misura di adulto, li trasformo in parole ed immagini del mondo dei bambini.
Chiacchierare con lei è davvero interessante, è un fiume in piena di simpatia, e si sente che ama quello che fa.
Continuo con le mie domande… Qual è stato il tuo primo libro?
Il mio primo, amatissimo libro è stato Tino il cioccolatino, scritto in collaborazione con Aurora Marsotto.
Tino il cioccolatino fa parte ormai una di una serie, molto seguita di bambini e nelle scuole pubblicata dal Battello a Vapore-Piemme. La prossima puntata Tino il cioccolatino e il fantasma del budino uscirà a settembre di quest’anno. C’è anche una puntata dedicata e ambientata a Milano, un piccolo giallo che vede Tino e Nugabella la caramella come cioccolatini investigatori in giro per la città, arrivando fino a Expo!
Qual è il libro che ti sta più a cuore?
Amo tutti i libri che scrivo, sono come figli che faccio nascere e di cui mi prendo cura. Ho anche scritto un libro per adulti, Nodi e misteri un romanzo con un pizzico di suspence che ha il sapore dolce e frizzante della fiaba per adulti. Una coccola per ricaricarsi di energia positiva dopo una giornata faticosa.
Tino il cioccolatino è nato infatti come coccola: il cioccolato piace a grandi e piccini e ha un effetto confortante e piacevole. Questo effetto è un filo magico per tutti i libri e le avventure nel mondo dei dolci.
Un tema molto sottolineato in Tino il cioccolatino è l’attenzione ai sentimenti e all’amicizia e i bambini lo sentono e partecipano con il cuore alla lettura.
Da tino il cioccolatino a camillo il fusillo… I titoli dei tuoi libri hanno sempre a che fare con l’alimentazione, perché?
Mi piace cucinare e scrivere, ho anche un blog che si chiama Petali di Storie in cui unisco racconti d’attualità a ricette. Forse è questo il motivo per cui dopo Tino il cioccolatino ho continuato a scrivere sul tema dell’alimentazione con la Collana Gusto in Tasca di Carthusia.
Fortunata Arancia Profumata, Camillo Fusillo, Giginzucchina e Lina l’oliva che si credeva una ciliegina sono i personaggi di altrettanti libri in cui gli alimenti si raccontano… Storie divertenti per sensibilizzare bambini e genitori sui principi della sana alimentazione. Un percorso che continua con Omero, l’osso del mistero, Grauseditore in cui i personaggi sono buffi Ossetti che abitano nel fantastico mondo di Ossicelli. In questo caso l’attenzione è rivolta alla cura delle ossa sin da piccoli per promuovere uno sviluppo armonico del bambino.
Il racconto può essere un utile e potente strumento di comunicazione e sensibilizzazione per infanzia e famiglia. Ecco perché è importante leggere.
Anticipa la mia domanda, le chiedo di continuare…
La creatività espressa in racconti e fiabe attiva l’immaginario del bambino e crea quell’effetto di coinvolgimento empatico necessario per sintonizzarsi con il suo mondo e creare poi un canale d’ascolto efficace.
Attraverso la letteratura per l’infanzia si può influire sugli aspetti culturali e sociali discriminanti, parlando ai bambini che poi cresceranno. Si inviano dei messaggi che possono essere talmente interiorizzati da diventare fondamentali. Piccole luci che riscaldano e illuminano il proprio universo, un cielo stellato che riempie il buio.
Ci dai qualche suggerimento di lettura?
Mi piacciono molto i classici dell’infanzia Andersen, Dickens, Carrol, Collodi, Calvino. Roberto Piumini poi è magico. Ci sono tantissimi nuovi autori italiani per tutte le età. Suggerirei di dare un’occhiata al sito di ICWA, l’Associazione italiani scrittori per l’Infanzia, dove c’è un ampio panorama sulla letteratura per l’infanzia.
Chiudo ringraziandola per la disponibilità e con una domanda ‘classica’… Che libro hai ora sul tuo comodino?
Adoro leggere, gialli psicologici, libri di psicologia e tanta narrativa italiana e straniera. In questi giorni sto leggendo un libro di Tiziano Terzani, un autore che amo molto, “Un indovino mi disse”e così mi tuffo anche io nel fantastico viaggio lungo i meravigliosi paesaggi incontaminati dell’Asia e della sua spiritualità.Volo con la fantasia e concedo una carezza alla mia anima di viaggiatrice.
Buon giorno io non sono una mamma sono una raga di 22 anni che ama i banbimi con tutta se stessa, bhe io avrei un’idea ma per ora da sola non posso proprio realizzarla ma vorrei sapere cosa ne pensate visto che non ne ho mai parlato con nessuno e visto che ormai quasi tutte la mia amiche sono mamme, cmq l’idea e questa io ho immaginato un posto dove tutte la mamme che non lavorano e che lavorano con i loro banbimi possano incotrarsi passare le giornate giocare con i figli senza il pensiero di dover pulire o la paura che rompano qualcosa e nel frattempo visto che ho seguito un corso come asa avvicinare i banbimi sin da piccoli ad altre realta come gli orfani o quando sono un po piu grandi i diversamente abili in modo che possano maturare dentro la cosapevolezza che non sono diversi o pericolosi sono solo banbimi o ragazzi a cui piace ridere e giocare come loro in modo da non essere piu discriminati solo perche8 hanno un problema grave o no solo perche8 la nostra societa, i ragazzi della mia eta e molte persone grandi li evitano, li picchiano,li trattano come lebbrosi e non e giusto io li ho conosciuti difesi e credetemi sono tutti speciali oserei dire che hanno un’iteliggenza fuori dal comune i ragazzi con cui ho passato molto tempo in un’istituto che accoglie i diversamente abili li ho visti mentre con cura e amore curano dei gattini che non avevano la mamma, li ho ascoltati mentre mi parlavano del mondo e di come lo vedevano loro con i loro occhi questa esperienza mi ha cambiato la vita e me la fatta amare di piu perche non e vero che sono pericolosi o scemi come ho sentito dire hanno solo bisogno di comprensione di affetto di sorrisi veri di sorrisi che vengono fatti per pena o conpassione ma solo perche sono ragazzi o banbimi che spesso non hanno piu la mamma perche la loro mamma e come la gente di cui vi parlavo prima e li ha chiusi in questi istituti dimenticandosi che esistono, e allora mi sono chiesta io se aspettassi un figlio lo abbandonerei solo perche ritenuto diverso????? bhe vi dico NO e lo dico perche io amo i banbimi e appunto per l’amore che provo per queste vite speciali che dio a creato non voglio e non posso pensare che siano diversi sono solo speciali ognuno a modo loro e meritano lo stesso amore che daremo a nostro figlio o a nostro fratello meritano rispetto lo stesso rispetto che vogliamo noi meritano di essere trattati come esseri viventi, e la stessa vale per i banbimi orfani che vengono sballottati da una famiglia all’altra solo perche magari sono irrequiti ma dico quanti banbimi lo sono io da bambina ho quasi distrutto la mia casa non per questo mia madre mi ha dato via o affidato a un’altra famiglia per queste domande non se le fa nessuno perche le istituzioni quando si presenta un progetto come questo non lo finanzia e ci poco che ti prendano per pazza io vorrei solo cominciare a migliore questo mondo che si sta logorando dietro il denaro dimenticando i valori.Grazie per l’opportunita di scrivere tutte questo un bacio e auguroni per le gia mamma o lo future mamma o chi come LA SOLITA MAMMA ha gia dei figli i ne aspetta un’altro dio vi sta facendo un immenso dono.FIRMATOCHIARA