Ultima modifica 8 Febbraio 2016

Pur non avendo un televisore in casa (e sopravvivo lo stesso) le notizie arrivano anche qui al quinto piano, nella mia villa senza piscina. Un po’ per quella sana abitudine del caffè e giornale al bar e un po’ tramite internet, ma soprattutto scambiando quattro chiacchiere con le altre bellissime mamme che accompagnano i loro bellissimi figli a scuola.
Io questo Family Day l’ho seguito con un po’ di tristezza.
Con l’amaro in bocca, direi.
Una puntina di dissapore.

familyday_mamma_single

Il mio caso è la dimostrazione fallimentare dello stereotipo di  ‘famiglia tradizionale’.
Una separazione, che mi porterà inevitabilmente al divorzio, non è una cosa di cui andare fieri.
Fortunate le coppie che stanno insieme per tutta la vita.

Significa che hanno saputo amarsi, rispettarsi crescere e far fronte a tutte le tempeste che hanno incontrato.

Se poi sono credenti e sposate in chiesa siamo tutti più felici per questa benedizione ultraterrena. Però, diciamoci la verità, non rappresentano proprio la totalità della popolazione mondiale.

Parallelamente ci sono state anche le coppie gay e lesbiche che portano avanti i loro diritti con argomentazioni talmente solide e concrete, che opporsi a questi cambiamenti è una vera lotta contro i mulini a vento.
Insieme combattono per quello in cui credono, e questo le rende ancora più forti e unite, non solo dal mutuo mensile.

Lo ammetto, ho rìprovato invidia.
Quel sentimento subdolo e schifoso che pochi ammettono.
Proprio quella cosa li, sottopelle, che ti fa pensare ‘perché io sono l’unica maggiorenne qui?

In questi casi si parla di ‘famiglia‘ la parola più bella del mondo.
Tutto questo caos per casa, ad ogni ora del giorno. Gli amici di ogni componente amplificano in modo esponenziale il coinvolgimento nel sociale e il numero di cose da fare. Se poi la famiglia proprio non la reggi, puoi sempre salutare tutti per una serata e tornare quando tutto tace.
E ti senti ancora più a casa
E li ami tutti un pochino di più

Nel mio caso famiglia significa sbrigarmela tra il mio ego e i miei due figli( e non ho ancora capito chi è il più maturo). I ragazzi mi portano sicuramente una gran dose di cose da fare, ma manca un po’ quella condivisione tra adulti che allevia quel dolore ai cervicali in modo non indifferente.
Fare il doppio genitore, rispondere ad ogni esigenza in prima persona, ma anche sbrigare da sola ogni incombenza possibile, dalla lettura del contatore alla consegna delle pagelle a scuola
Diciamo che al family day potevano pensare che il prototipo del Mulino Bianco forse non è più l’unico esempio eccellente di famiglia da proporre.
Ce ne sono talmente tante e così complesse che dovrebbero guardare un po’ più in la del proprio naso.
Dobbiamo dare a tutti le stesse possibilità.

Coppie LGBT con figli, genitori single, fratelli con un solo genitore in comune, ognuno di loro deve avere l’opportunità di avere un adolescente pazzo per casa, un lavoretto per la loro festa, di avere un saggio di fine anno da applaudire. Tutti questi momenti si trascorrono insieme perché condividiamo la vita in modo sincero ed emozionale ridendo insieme, sedendoci allo stesso tavolo per colazione e sostenendoci sempre il più possibile.

E questa sicuramente è la forma più naturale di famiglia.

Sara Uliana

La mia vita perfettamente pianificata è scoppiata come una bolla di sapone. Ora ricomincio da me: Sara, una donna separata, mamma single dei due bambini più belli del mondo e commessa part time per semplice necessità economica

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