Ultima modifica 20 Giugno 2019

Eccoci qua, è arrivata la scadenza della scelta per le superiori.
Sono alla seconda esperienza, e come al solito si cercano di evitare gli errori che forse si sono commessi con il primo, tu sempre la stessa e loro invece persone profondamente diverse.

A metà della 3 media il nostro ordinamento scolastico richiede che si faccia una scelta, una scelta importante.

scelta-liceo

Cosa vuoi fare “da grande”…. bella domanda!!

Ci sono ragazzi che hanno già le idee chiare, sono determinati e quindi nessun problema, gli si indica la strada da percorrere per arrivare a quella meta, ma… se l’idea chiara non c’è, se potenzialmente il ragazzo potrebbe fare tutto… ma non ha idea di niente?? Quale sarebbe il tuo compito di genitore?

Inizi con il tour de force degli open day, visite guidate studiate a puntino per farti vedere il meglio nascondendo sotto il tappeto le magagne. Ti sembrano tutte valide e promettenti quindi non può essere un metro di misura.

Il punto fondamentale sono i ragazzi, ma se siete nelle mie stesse condizioni il compito diventa arduo.

Una diagnosi di DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento) ormai non è un impedimento per nessun livello di studi, gli strumenti compensativi e dispensativi sono riconosciuti da tutte le scuole… (apparentemente!) La fatica è indubbiamente maggiorata sia a scuola che a casa. Ma non per questo si deve puntare al ribasso.

Le possibilità sono numerose ma non infinite, e poi il problema è riuscire a capire cosa può e vuole davvero fare il ragazzo.

Navigando un po’  ho scoperto che nella maggior parte dei paesi europei la scuola non funziona come da noi.
Non ci sono gli esami di terza media.. anzi le “medie” sono 5; il terzo anno si aggiungono / tolgono materie in base all’attitudine allo studio e le potenzialità che ha lo studente, in sintesi non gli si chiede di fare una scelta così importante così presto ma lo si accompagna gradatamente agli anni successivi quando la scelta sarà più ponderata.
E noi, invece, siamo ancora all’esame di terza media e a dover scegliere se professionale, tecnico oppure liceo.

Questa è un’età particolare, cambiamenti fisici e non modificano il dolce bimbetto che usciva di casa con la cartella in spalla volenteroso e spensierato e che vi salutava gioioso con un “ciao mamma”.

Fra poco il saluto sarà un mugugno e il dolce suono della sua voce diventerà a volte stridulo a volte tenebroso vi sembrerà che un demone si sia impossessato del fanciulletto, e per le femminucce non sarà molto diverso voi sarete quella che non le capisce, che le da fastidio e che le sta sempre addosso  con i vostri “non si fa” e “non si dice”.

Sono cambiamenti che influiscono molto su questa scelta, senza contare che le amicizie diventano vitali, nel senso che si ascoltano più gli amici dei consigli genitoriali, si fa branco e una scelta potrebbe essere influenzata anche da quello.

A questo punto che dire, buona scelta a tutti e… soprattutto in bocca al lupo, il che non guasta mai.

Sara Mazzoleni

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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