Ultima modifica 11 Marzo 2016

Giusto ieri mi sono imbattuta su facebook in alcuni articoli che parlavano di questo libro.
Recensioni, presentazioni, post che indicavano le librerie nelle quali l’autore avrebbe firmato le copie ai suoi lettori, anche Il Corriere e Huffington Post hanno speso parole positive per quest’opera.

Mi ha incuriosito, da mamma, il titolo: “Mia madre e altre Catastrofi”.

mia madre e altre catastrofi

 

L’autore si chiama Francesco Abate, cagliaritano, scrittore e giornalista, con un inizio da deejay.

Ha scritto diversi romanzi, ed è in libreria dal 1° marzo con questo suo ultimo lavoro.
Il libro “Mia madre e altre Catastrofi” racconta in modo ironico, sarcastico, a volte ai limiti del sadico, il rapporto tra questa mamma di inizio Novecento e il figlio Checco, che è in effetti l’autore.
Lei è Mariella, un’insegnante di 76 anni che ha cresciuto 3 figli, sposata con un colonnello dei carabinieri, per anni nei servizi segreti, e morto quando la donna aveva 50 anni.
Mariella è una marxista cattolica, anzi neocatecumenale come la descrive Checco, che ha un’idea tutta sua dell’educazione.

Dà pizzicotti con la girata (i più dolorosi), risponde alle domande con un laconico “lo so io” e “lo so già”, quando è in vena dice al figlio che ne avrebbe voluto uno come quello della signora Castìa. Checco le chiede allora cosa abbia più di lui il figlio della signora Castìa, e lei gli risponde: “E’ morto”!

Insomma si preannunciano risposte al fulmicotone, dalla prefazione ai ringraziamenti.

Mariella è una donna che negli anni della sua giovinezza ha combattuto le battaglie dell’emancipazione.
Andava al mare con i figli dentro la sua 500 color crema, ma ha anche visto tante stanze d’ospedale, prima con il marito, e poi per causa del figlio, Checco, colpito da epatite che ha subito un trapianto di fegato.
E’ un rapporto evidentemente speciale che lega questa mamma sui generis e questo figlio che ne ha voluto raccontare le gesta.
Come quelle di quando usciva e andava a lavorare, gridando sull’uscio che aveva lasciato il pranzo pronto (“I pelati sono nell’armadio, la pasta nello scaffale e l’acqua esce dal rubinetto… più pronto di così!”).

Il libro “Mia madre e altre Catastrofi” racconta in modo cronologico una serie di scenette, con un tono che si fa leggere d’un fiato e un sottofondo se vuoi anche malinconico, soprattutto quando la mamma, uscita dalla gabbia delle tigri dopo avere sbranato l’ultima, fa qualche considerazione nostalgica, e ripensa a qualche momento passato.

Cosa ancora più bella è che dal libro sono anche stati tratti alcuni episodi per una web-serie, nella quale la parte di Mariella è stata assegnata alla grandissima attrice Piera Degli Esposti, che a mio umile giudizio, dopo averla vista in “Tutti pazzi per amore”, è perfetta nel ruolo!

Dalle informazioni raccolte sul libro mi sembra proprio che molta parte dei racconti siano autobiografici, e io un po’ mi sono ritrovata in Mariella!

Ma credo che chissà a quante altre potrebbe succedere, leggendo, la stessa cosa.

Forse le nuove mamme, quelle 2.0, invece del battipanni usano chessò, il joystick della consolle, e sempre le nuove mamme vanno al mare in 500 (che anche oggi fa un po’ status symbol).
E loro, i figli di mamme che fanno catastrofi come Checco, oggi uomini ma che sono stati bimbi e poi ragazzi, tutti “raccontano un sacco di balle, ma fra le bugie infilano molte verità”!

Magari non tutte le loro mamme danno pizzicotti con la girata, ma sono pronta a scommettere che tutte si commuovono davanti a un biglietto ritrovato per caso in un cassetto dei figli.

E ancora, sono sempre pronte a dire “lo so” e “lo so già”, perché vogliono sempre avere ragione, avere l’ultima parola, ma spesso molte mamme, che sentono i propri figli con il cuore, quelle risposte le sanno già per davvero.

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