Ultima modifica 4 Giugno 2018
Da qualche tempo a questa parte mi sono avvicinata ad un nuovo modo di fare la spesa: sono entrata a far parte di un Gruppo di Acquisto Solidale, GAS, che si chiama per la precisione GASsiamo.
Cosa è di preciso un gruppo di acquisto solidale?
Ho potuto riscontrare con la mia esperienza diretta che si tratta di un gruppo di persone, organizzate e ben regolamentate, che si riforniscono di beni alimentari direttamente dai produttori, dopo che questi abbiano garantito dei livelli di affidabilità e di rispetto dei requisiti richiesti dal gruppo stesso.
Verdura, frutta, olio, formaggi, vino, farina e molti altri prodotti, vengono venduti direttamente, senza intermediari e per ordinazione, evitando sprechi a qualsiasi livello.
In realtà, mi ero avvicinata al GAS per una mera questione di risparmio e per essere più certa di consumare prodotti biologici, poi ho capito che c’è un mondo dietro, c’è molto altro!
Cosa ho scoperto?
Ho scoperto che non soltanto si parla di risparmio e di prodotti biologici, ma è un modo di fare la spesa consapevole e che rispetta dei principi etici ben precisi: rispetto dei lavoratori che hanno contribuito alla produzione di ciò che si acquista, rispetto dell’ambiente, solidarietà nei confronti dei piccoli produttori locali, altrimenti schiacciati dalla grandi catene di distribuzione.
A tutto questo si aggiunge il non scontato aspetto che si possono acquistare solo prodotti stagionali (le fragole, non si trovano nel periodo di Natale, per dire…), dimostrazione questa che non si tratta di coltivazioni forzate o di alimenti che provengono chissà da quale parte del mondo.
Oltre agli aspetti etici e salutistici, posso garantire che anche il sapore di questi prodotti è quanto di più autentico si possa auspicare: l’insalata sa di insalata e il suo sapore varia tra le diverse qualità (si può dire la stessa cosa delle altre insalate?), le verdure sono sempre freschissime e non se ne butta mai nulla.
Altro elemento che non avrei mai immaginato esserci dietro a questi gruppi di acquisto solidale è l’aspetto umano e conviviale: sì, perchè le cose funzionano così.
Una volta che si entra nella mailing list, amministrata da una persona che fa semplicemente da collettore degli ordini in maniera del tutto volontaria, si viene avvisati settimanalmente della disponibilità dei prodotti e della data di consegna. Si risponde quindi dando la propria lista della spesa, con l’ordine si ha già quasi una precisa idea del costo della propria spesa, che poi viene saldata al momento della consegna. E la consegna è proprio il momento di collettività che vede radunarsi in piazza le persone aderenti al gruppo d’acquisto. Questo è un momento in cui si socializza, si scambiano opinioni, suggerimenti: c’è chi fornisce ricette, chi parla del proprio lavoro o del tempo, chi lancia nuove idee… Si forma una vera rete di sostegno anche tra gli aderenti al gruppo, le iniziative e le cause di uno vengono sposate dagli altri. E ci si sente parte di qualcosa.
Un qualcosa di genuino, come quel ben di Dio di frutti che vengono raccolti nelle cassette che ci vengono consegnate, ben confezionate ed invitanti, profumate e autentiche.
Esiste poi una rete di gruppi di acquisto, che si pone finalità come la diffusione del consumo critico attraverso l’acquisto da piccoli produttori locali rispettosi delle persone e dell’ambiente, facilitare lo scambio di esperienze e di informazioni tra i gruppi sulle modalità organizzative dei GAS, favorire l’elaborazione di migliori e sempre più precisi criteri di scelta dei prodotti, realizzare uno scambio di informazioni sui prodotti e sui rispettivi produttori.
Le informazioni circolano tra i diversi gruppi attraverso un bollettino che esce ogni tre mesi e che si chiama
Bogar, sigla che sta per Bollettino dei Gruppi d’Acquisto Regionali, organizzato in tre parti principali:
- notizie dai gruppi, idee e soluzioni su come far funzionare un gruppo d’acquisto;
- criteri guida per la scelta dei prodotti e dei produttori;
- produttori, richieste e segnalazioni di produttori.
Tutto questo è un gruppo di acquisto solidale, voi ne conoscete? Ne fate già parte?
Provateli, non si tratta di nulla di vincolante, di nulla che poi vi obbliga a comperare costantemente, anzi… tutto è basato sulla piena libertà di scelta. Almeno qui, funziona così!
Per vedere se esiste già un gruppo di acquisto solidale nella vostra zona, consultate il sito: http://www.retegas.org/index.php?module=pagesetter&tid=3