Ultima modifica 24 Agosto 2020
Mi chiamo Micaela, ho 47 anni e sono mamma di un bambino (o dovrei dire di un ragazzino) di quasi 11 anni e di una bimbetta di 8. Felicemente sposata, spendo le mie giornate tra l’educazione dei figli, la famiglia e la mia professione, nonché grande passione e linfa vitale: la diffusione del bilinguismo infantile, precoce.
Da sempre sono innamorata della parola, ricorda mia mamma che sin da piccolina leggevo tutto quello che trovavo in casa e fuori, cartelli stradali, insegne, i nomi delle gallerie che incontravamo nei nostri viaggi familiari. E non mi sono fermata alla nostra splendida lingua madre!
Presto chiesi a mia mamma di poter partecipare ad un corso di inglese per bambini. Allora non c’erano tutte le possibilità e le offerte di oggi, ma nella mia città c’era la mitica Miss Piperno che, con passione, insegnava inglese a pochi bambini cercando di passare il proprio amore per la sua madre lingua.
E con lei feci il mio primo esamino: avevo 11 anni.
Da allora non ho più smesso, le mie orecchie hanno cercato sempre di catturare suoni e parole ovunque andassi e chiunque incontrassi, dialetti e inflessioni, lingue straniere…
Mi ha sempre affascinato il fatto che le lettere “mescolandosi” diversamente potessero creare suoni e parole in combinazioni svariate, anche se incomprensibili per la maggior parte, ma musicalmente allettanti per le mie orecchie. Ancora adesso per me il suono di una lingua straniera è musica!
Quando è nato il mio primogenito, nel 2005, subito ho cominciato a domandarmi come poter trasmettere questa mia passione e l’amore per le lingue. Avrei potuto parlargli in inglese, perché no? Io ne avevo le competenze dopotutto, ma qualcosa mi frenava, si qualche parolina la buttavo lì, appunto, la “buttavo” lì e non mi pareva proprio efficace. In cuor mio sapevo anche che io, la mamma, dovevo parargli nella mia lingua madre … affascinante questa definizione.
Casualmente, ma forse neanche poi così tanto, nel palazzo in cui vivevo allora a Milano, incontravo spesso due ragazze che entravano e uscivano dal loro studio portando in mano libri di inglese, materiale vario e due pupazzetti arancioni. Sono curiosa di natura, lo ammetto, e un pomeriggio le fermai chiedendo loro cosa facessero e che cosa fossero quei due simpatici peluche tutti arancioni.
Quel giorno incontrai per la prima volta un metodo, IL metodo, per trasmettere la mia passione per le lingue e crescere mio figlio bilingue: Hocus & Lotus, I Dinocroc che insegnano le lingue ai bambini, e riconobbi subito i due peluche, protagonisti delle tante avventure e storie che da 7 anni fanno ormai parte della nostra famiglia.
Da DinoMamma appassionata e fortemente coinvolta sia con Riccardo che poi con Sofia, arrivò qualche anno più tardi l’altra occasione, diciamo “casuale”: partecipare al bando di concorso per formarsi e diventare anche io una Magic Teacher. Presi l’occasione al volo ed eccomi qui, ora nel 2016 con due ragazzini cresciuti bilingui e con una scuola Hocus & Lotus tutta mia, interamente dedicata a questo metodo, l’unico programma educativo linguistico provato scientificamente che possa veramente crescere un bambino bilingue, seppur nato, come i miei figli, in una famiglia interamente monolingue.
Una scuola, la mia, in cui i bambini sono immersi nel mondo magico di Hocus & Lotus e dove la mamme, e i papà, possono fermarsi in attesa dei loro bimbi in un ambiente accogliente, chiacchierando fra di loro sorseggiando una buona cup of coffee…
Partendo dal fondamentale presupposto che senza una relazione empatica tra insegnante e studenti non può passare nessun insegnamento, Hocus & Lotus insegna una lingua straniera seguendo i fondamenti del bilinguismo, noi insegniamo una lingua straniera esattamente come la nostra mamma ci ha insegnato l’italiano, parlandoci, raccontandoci, narrandoci, non con la solita categorizzazione di parole ma attraverso storie e narrazioni, gesti e affettuosi scambi di sorrisi e sguardi.
Da questo all’altra mia passione, gli Storytelling & LAB, il passo è stato breve, ma questa è un’altra storia, che vi racconterò presto!
Micaela Di Leone