Ultima modifica 17 Giugno 2023
Conoscete i Mummenschanz? Noi prima di ieri sera no!
E il teatro visuale? Nemmeno!
Con lo spettacolo “You&Me” torna in Italia fino al 20 gennaio (con spettacolo pomeridiano alle 18:00) al Teatro Olimpico, la compagnia teatrale che ha rivoluzionato l’arte del teatro visuale.
I MUMMENSCHANZ presentano “You & Me”, il loro ultimo spettacolo nell’ambito del Festival Internazionale della Danza di Roma della Filarmonica Romana e Teatro Olimpico.
Con Floriana Frassetto, Kevin Blaser, Oliver Pfulg, Christa Barret, Sara Hermann. Floriana Frassetto direttore artistico; Eric Sauge direttore tecnico; Marc Reinhardt direttore amministrativo.
Cosa non ci si deve aspettare da uno spettacolo dei Mummenschanz?
Sicuramente non la musica, non le parole, i dialoghi, costumi elaborati e intrighi drammatici.
Che tipo di spettacolo offrono?
Sul palco ci sono corpi che recitano e danno vita ai diversi personaggi con l’aiuto di luci incantevoli che creano “la perfetta illusione”. Si racconta una storia seguendo il filo sottile delle immagini, attraverso la potenza creativa del linguaggio non-verbale di corpi e forme.
Chi sono i protagonisti dello spettacolo?
Degli esseri-oggetto irrompono sul palcoscenico e suscitano la molteplicità delle emozioni umane, utilizzando materiale che la nostra società ha scartato: sacchetti dilatati, resti di tubo a fisarmonica, fil di ferro, stralci di stoffa, gommapiuma. Tutti materiali mossi o modellati in modo da generare una fantasmagoria proteiforme centrata sull’umano, che ci trascina in un insolito girotondo gioioso, sorprendendoci ogni volta.
Per chi è adatto lo spettacolo?
Non ci sono limiti di età per il pubblico.
Da tener presente però che i bambini troppo piccoli potrebbero non resistere alla durata dell’intero spettacolo di circa due ore. Non c’è una trama unificante, sono varie scene che si susseguono. Inoltre il silenzio in sala è fondamentale in questo spettacolo, così come il buio quasi totale che permette il contrasto di luci sul palco che creano “la perfetta illusione”. Considerate questi elementi se volete portare i bambini con voi.
La difficoltà maggiore per noi è stata cercare di far capire a Mattia che non era possibile porre domande in quel momento.
Però devo dire che oltre che sorridere per le scene dello spettacolo, mi sono divertita per le domande di mio figlio sulle figure che comparivano sul palco, che ovviamente suscitano curiosità per le forme, i colori e le azioni.
Quello che mi ha maggiormente colpito, oltre agli effetti ottici spettacolari è stato il fatto di non vedere mai gli attori in viso: la loro tuta “mimetica” li copriva del tutto anche in volto. E’ proprio questo il messaggio forte del teatro visuale, affidato solo ed esclusivamente ai loro corpi e alle luci.
Lo spettatore guarda perplesso, sbalordito.
Ci si diverte, ci si meraviglia, a volte ci si commuove…